Gli attriti principalmente commerciali tra Stati Uniti e Cina non si fermano all’ambito puramente tecnologico e culturale, ma affonda le radici anche nell’industria dell’intrattenimento in un mondo così globalizzato come il nostro. Uno degli ultimi esempi è indubbiamente la questione che ruota attorno all’ultimo live action che la Disney è in procinto di rendere disponibile sulla propria piattaforma streaming, ossia quello riguardante Mulan, la trasposizione in carne ed ossa dell’oramai classico film d’animazione basato sull’eroina cinese.
Leggi anche:
Attivisti contro il film
Il periodo storico che sta attraversando la Cina è particolare: non essendo una democrazia il colosso asiatico ha un potere fortemente centralizzato e le pressochè ogni azienda è indissolubilmente legata al governo centrale, criticato da più parti anche per via della spinosa questione riguardante Hong Kong, ex colonia britannica di fatto protettorato sotto l’egida del Commonwealth fino al 1997 e ufficialmente ancora relativamente indipendente, sebbene la Cina continentale la ritenga da sempre parte dei propri possedimenti. Le proteste anti cinesi da parte del piccolo arcipelago i cui abitanti hanno una storia decisamente più nello stile occidentale. Le proteste hanno scatenato numerose proteste che sono state sedate più volte dal governo centrale con arresti degli attivisti più impegnati che hanno lanciato appelli in tutto il mondo.
Nel frattempo la Disney ha da tempo deciso la protagonista per il proprio film che riguarda per l’appunto Mulan, figura storica della Cina tradizionale nonchè orgoglio del paese: trattasi di Liu Yifei, tra le attrici cinesi più note ed apprezzate del panorama artistico locale.
Attivisti contro il film
La Yifei si è attratta le ire degli attivisti pro proteste di Hong Kong per essersi schierata a favore delle azioni di polizia, mentre al contrario l’attivista Agnes Chow, recentemente di nuovo arrestata dalle autorità per aver violato la legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, recentemente creata dal governo, mentre la Chow è diventata simbolo della lotta pro democrazia dell’arcipelago. Le intenzioni dichiarate, presenti anche su Twitter infatti invitano le persone a non andare a vedere il live action, boicottando così Disney e Liu Yifei che tra l’altro possiede anche la cittadinanza americana.