Ciro Immobile è un calciatore attaccante della Lazio e della nazionale italiana di calcio. Nelle ultime settimane Immobile è stato protagonista di un particolare e controverso caso riguardante il Covid-19.
Tutto nasce dalla partita di Champions League tra Bruges e Lazio, i calciatori di entrambe le squadre sono sottoposti a tampone. Dall’esito del tampone Immobile risulta essere positivo e dunque salta la partita, la domenica immediatamente successiva gioca però in Serie A in quanto negativo. Di nuovo però Ciro subisce uno stop della Uefa in quanto il mercoledì 4 novembre risulta nuovamente positivo. È così che nasce un caso.
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I tamponi fatti per la serie A all’ospedale Moscati di Avellino avevano evidenziato una lieve positività, che era stata però taciuta dalla Società Sportiva della Lazio. Ciro Immobile viene così sottoposto a nuovo tampone, anzi a due nuovi tamponi in contemporanea: uno viene processato al Campus Biomedico di Roma ed uno ad Avellino, il primo da esito positivo ed il secondo esito positivo. Dal 6 novembre Immobile osserva il regime di isolamento cui sono sottoposti tutti i malati Covid. Sembra ora che l’incubo per l’attaccante sia finito e che sia definitivamente negativo.
Nel frattempo è stata aperta un’inchiesta per questa incongruenza tra tamponi.
Ciro Immobile ha l’altro giorno dato vita ad un duro sfogo social perché si è sentito giudicato come persona. In molti lo hanno accusato di aver rischiato di far scoppiare un focolaio. Tutto ciò ovviamente non è stato preso di buon grado dall’attaccante. Finalmente però dopo quasi un mese di stop Immobile potrà fare ritorno in campo.
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