Lo scorso 21 aprile, Yari Carrisi aveva augurato la morte alla conduttrice Barbara D’Urso via Instagram. Per questo suo comportamento, il figlio di Al Bano e Romina Power è stato giudicato colpevole e condannato dal tribunale.
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Yari, all’epoca dei fatti, aveva giustificato il suo ‘augurio’ sottolineando che si stava riferendo alle trasmissioni della conduttrice e non a Barbara D’Urso in persona. Le sue parole non avevano convinto nessuno e se Carmelita è arrivata a denunciarlo significa che neanche lei gli aveva creduto.
Il motivo che lo aveva spinto ad esprimere sui social la sua rabbia era legato ad un servizio che Carmelita aveva mandato in onda in uno dei suoi programmi. Nello specifico, la conduttrice aveva ipotizzato un riavvicinamento tra Al Bano e Loredana Lecciso che, in quel momento, stavano condividendo la quarantena imposta dall’emergenza Coronavirus. Yari, da sempre molto legato alla madre Romina Power, aveva vissuto questo “scoop choc” come una mancanza di rispetto nei confronti della sua famiglia. Per questo motivo, quindi, aveva augurato la morte alla D’Urso.