Achille Lauro durante una lunga intervista racconta il suo lockdown e come sta vivendo questi lunghi mesi chiuso all’interno dello studio a produrre musica. Il cantante infatti, non si è lasciato abbattere da quello che sta succedendo nel mondo e spiega al Corriere Della Sera la sua grande ossessione per la creazione.
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Così il grande cantante non si tira indietro ma bensì ammette la sua voglia irrefrenabile di continuare a produrre cambiando ancora una volta genere ma soprattutto ispirazione. Quali sono state le affermazioni del cantante?
Achille Lauro racconta il suo lockdown
Il cantante decide ancora una volta di cambiare totalmente il suo look ma anche le sue canzoni per vestire i panni del “1920” con tre canzoni inedite, tre cover e due riletture di suoi brani. Una scelta inaspettata ma che ancora una volta ha stupito tutti i suoi fan che sono abituati ai continui cambi di Achille Lauro.
è stato li stesso a spiegare come è riuscito a ricostruire i passi fino a questi anni che non ha vissuto: “Ne ho sentito parlare dall’unica nonna rimasta, quella paterna. A parte questi racconti ne ho una visione italoamericana formatasi con film come Gli intoccabili. A livello di immaginario sono andato verso l’elegante pur mantenendo una punta controversa che è parte della mia estetica”.
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Achille Lauro racconta anche e sottolinea la sua ossessione per il creare costantemente roba nuova: “Sono ossessionato dal creare: vivo da due anni fra studi e cantine, non dormo fino alle 7 del mattino e un giorno mi dirò che avrei dovuto vivere di più. Però con la scrittura mi sono autoanalizzato e curato. Prima che scattasse il lockdown ero in session e per non interromperla ho subito preso un airbnb in cui sono stato tutti i giorni con un amico a comporre”.