Riccardo Guarnieri nuove consapevolezze: Cambiamento desiderato a Uomini e Donne

Riccardo Guarnieri racconta le sue nuove consapevolezze acquisite nel corso di questo 2020 e spiega a Uomini e Donne magazine questo anno ricco di cambiamenti. La sua storia d’amore con Ida Platano non è andata come entrambi speravano e ha chiuso definitivamente una parentesi importante all’interno della vita del cavaliere.
Lo stesso cavaliere che in merito a questo ha deciso di voltare pagina scendendo ancora una volta le scale del programma di Maria De Filippi. Così Riccardo Guarnieri da circa un mese è tornato nel parterre maschile del talk show pronto ma soprattutto convinto di volere una nuova storia d’amore. Quali sono state le sue parole e le nuove consapevolezze?
Riccardo Guarnieri e le nuove consapevolezze
Si è lasciato andare a un lungo racconto il cavaliere di Uomini e Donne che dopo la fine della sua storia d’amore con Ida Platano ha deciso di rimettersi ancora una volta in gioco. Sceso per tornare all’interno del talk show firmato Mediaset, ha trovato ancora una volta interesse nei confronti di Roberta Di Padua in rispetto alla conoscenza iniziata due anni fa. Tra di loro però, le cose non sembrano andate come entrambi speravano, decidendo di rimanere buoni amici ma di interrompere ancora una volta una possibile frequentazione e una futura storia d’amore. Tra i due, nonostante la molta complicità sembra non funzionare il loro carattere forte e diretto, così da mettere un punto finale.
Riccardo Guarnieri però, non si arrende e a Uomini e Donne magazine spiega come è andato il suo 2020. Un anno pieno di cambiamenti che lui ha spiegato così: “Poteva andare peggio, tutto sommato è andata bene. Mi sento diverso dal Riccardo di un anno fa perché, vuoi o non voi, un’esperienza forte, una storia forte come quella vissuta con Ida ti cambia. Ne esci diverso. Ti da consapevolezze in più. Il 2021 spero mi porti a recuperare sempre di più la serenità e trovare una donna che sappia capirmi, accettarmi e amarmi per tutta la vita, per quanto forse sia un’utopia”.