Curcuma, è vero che fa bene al cuore?

La Curcuma, una spezia già molto diffusa da secoli (sopratutto in India), da qualche decennio ha trovato spazio anche nelle nostre cucine come apprezzato condimento e spezia decisamente versatile, e non solo in ambito culinario: è infatti molto diffusa anche nel campo dell’erboristeria e della medicina “altenativa” ma anche nel campo degli integratori.
Da millenni diffusa in Asia, dove tutt’ora fa parte della medicina tradizionale, ha importanti proprietà interessanti anche per particolari patologie.

Curcuma fa bene al cuore?

La curcumina, di cui abbiamo già discusso in altra sede, ha infatti numerose proprietà interessanti essendo un efficace antinfiammatorio e antiossidante, e dei recenti studi hanno messo in evidenza diverse proprietà utili per combattere diverse patologie relative al cuore, riuscendo a ridurre le complicazioni cardiovascolari, che ogni anno sono la causa di decine di milioni di vittime per il mondo. Alcuni studi, sviluppati sia negli Stati Uniti che in Europa hanno infatti evidenziato una riduzione dei sintomi tipici dovuti alle malattie cardiovascolari, oltre che una riduzione dei trigliceridi e quindi del colesterolo “cattivo”.  Particolarmente interessanti i dati riguardanti i soggetti con aterosclerosi, da un recente studio cinese che ha effettuato esperimenti sugli animali: la curcuma infatti sembra possedere effetti limitanti nei confronti delle regioni aterosclerotiche, inibendone l’espansione, facendo lo stesso con le lesioni dovute all’aterosclerosi.
In ogni caso va ricordato che la curcumina viene difficilmente  assorbita con efficacia dall’organismo a causa di una scarsa biodisponibilità (ossia una tendenza a non rimanere intatta quando è nel corpo umano, perdendone quindi parzialemnte o totalmente l’efficacia). Ecco perchè spesso nutrizionisti ed esperti consigliano il consumo di curcuma unito a quello della piperina che aiuta l’assorbimento delle sostanze utili della curcuma.