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Maurizio Molinari, chi è: carriera, moglie, religione, orientamento politico

Maurizio Molinari è un giornalista e saggista italiano, attuale direttore di Repubblica. È uno degli ospiti di stasera del TG2 Post, supplemento del telegiornale che approfondisce i fatti del giorno. Scopriamo insieme qualcosa in più su di lui.

Chi è Maurizio Molinari

  • Nome: Maurizio
  • Cognome: Molinari
  • Data di nascita: 28 Ottobre 1964
  • Luogo di nascita: Roma, Italia
  • Profilo Instagram: @riccardorossiufficiale
  • Segno zodiacale: Scorpione

Maurizio Molinari: carriera

Giornalista professionista dal 1989, ha lavorato dal 1997 per La Stampa, di cui è stato per oltre un decennio (2001-2014) corrispondente da New York. Ne diventa direttore nel 2016, dopo aver scritto anche per altre testate come L’Indipendente, L’Opinione, Il Tempo, Il Foglio, Panorama. Ha collaborato con le redazioni giornalistiche delle reti tv La7, RaiNews24, Sky TG24 e Tg5. Dal 27 dicembre 2017 è direttore editoriale di «Gedi News Network», la società che gestisce i quotidiani di proprietà del gruppo editoriale GEDI di cui fa parte Repubblica, di cui è stato nominato direttore il 23 aprile 2020. Scrittore prolifico, con una media di un saggio pubblicato all’anno, si ricorda in particolare “Il Califfato del terrore”.

Maurizio Molinari: moglie

Maurizio Molinari è sposato dal 1994 con Micol Braha, ebrea italo-libica, avvocato. La coppia ha vissuto in diversi posti in giro per il mondo, soprattutto a causa degli spostamenti di Maurizio dovuti al lavoro. Insieme hanno avuto quattro figli, tutti nati a New York.

Maurizio Molinari: religione, orientamento politico

Maurizio Molinari è nato in una famiglia di origine ebraica, cultura che che viene considerata uno dei suoi punti di riferimento e di formazione, considerato che ha anche studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme laureandosi in Scienze Politiche. Per quanto riguarda il suo orientamento politico, non ha mai le simpatie per lo scomparso Partito Repubblicano Italiano: è stato anche giornalista de La voce Repubblicana, periodico di riferimento, nel 1984 con cui iniziò la carriera da giornalista. Alcuni lo definiscono un “atlantista”, di recente si è posizionato contro il taglio dei parlamentari deciso dal referendum di qualche mese fa.