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Le monete da 10 Lire che hanno un valore impressionante: FOTO

La moneta da 10 lire, già caduta in quasi totale disuso ben prima dell’avvento dell’Euro nei primi anni 2000 è stata tra le più longeve della storia italiana, visto che la prima versione di queste monete è di fatto iniziata proprio nel 1861, l’anno della creazione dell’Unità d’Italia, anzi a ben vedere le primissime 10 lire furono create un po’ prima dell’Italia.

10 lire pre-Repubblicane

Sotto il regno di Re Vittorio Emanuele II la zecca di Torino infatti realizzo un discreto numero di monete da 10 d’oro, seppur in quantità minore delle corrispettive da 20 lire.
Coniate dal 1861 e il 1865, queste furono comunque rese illegali alla nascita dell’Unità d’Italia, il 17 luglio 1861, giorno che fu proclamata anche la Lira italiana come moneta unica valida in tutto il paese. Un esemplare del 1863 con diametro da 18,5 mm in condizioni ottime vale dai 150 euro a salire,  mentre quelle realizzate dal 1864 e 1865 a seconda dello stato di conservazione e rarità hanno un valore che oscilla tra i 300 e i 1900 euro. Una moneta facente parte della primissima versione del 1861 supera facilmente i 2000 euro se in condizioni Fior di Conio.

Nel successivo regno di Vittorio Emanuele III furono dapprima realizzate le “Aratrice”, nel periodo di tempo compreso tra il 1910 e il 1912. Queste se in condizioni eccellenti valgono da 12.000 ai 24.000 euro.

Durante il fascismo furono realizzate altre due tipologie di monete da 10 lire, oggi molto ricercate: la “Biga” e “Impero”, rispettivamente dal 1926 al 34, e dal 36 al 41.

La valutazione delle “Biga” in condizioni FdC parte da 1000 euro per superare senza particolari problemi i 4000, mentre il prezzo sale per le “Impero” sale in maniera sensibile, essendo state realizzate in numero minore. In questi casi la base è di 4000 euro, per poter superare i 10/12mila.

10 lire Repubblicane

Caduto il fascismo, terminata la guerra e proclamata la Repubblica Italiana, dal 1946 fino al 1950 furono coniate le 10 lire “Olivo”. Le più rare sono quelle coniate nel 46 e 47: una del 1946 può valere oltre 1400 €, una del 1947, coniata in soli 12mila esemplari è stata “battuta” per 4600 €. Quelle degli anni successivi sono molto meno rare ma comunque valgono, sempre in condizioni FdC, tra i 10 e gli 80 €.

Dal 1951 fino all’adozione dell’Euro è stata infine realizzata quella che è ancora vivida nell’immaginario comune, ossia la 10 lire “Spiga” che hanno un valore decisamente molto più modesto per la grande diffusione. Tuttavia gli esemplari del 1954, se in FdC possono valere fino a 90 €. Nel 1991 un numero non precisato di queste monete fu creato con un difetto, precisamente rovescio con l’immagine capovolta, ed a causa di questo il valore di questi esemplari può arrivare a valere circa 50 €.