Fino a 10 mila euro se hai questa moneta: ecco quale

La Lira, ossia la valuta storica del nostro paese, diventa fuori corso a partire dal 2002, anno dell’entrata in vigore dell’Euro, rappresenta oggi un’eredità importante non solo in chiave “nostalgica”, visto che le numerose monete che sono state prodotte nel corso di circa un secolo e mezzo possono nascondersi veri e propri tesori.

Analizzeremo alcune tra i più interessanti “tagli” delle monete da 10 lire, concentrandosi sul 20° secolo.

Moneta da 10 lire: periodo pre repubblicano

Nel nostro paese durante il fascismo furono realizzate altre due tipologie di monete da 10 lire, oggi molto ricercate: la “Biga” e “Impero”, rispettivamente dal 1926 al 34, e dal 36 al 41.

La valutazione delle “Biga” in condizioni FdC parte da 1000 euro per superare senza particolari problemi i 4000, mentre il prezzo sale per le “Impero” sale in maniera sensibile, essendo state realizzate in numero minore. In questi casi la base è di 4000 euro, per poter superare i 10/12mila euro vista la loro rarità, sopratutto in condizioni eccellenti.

Moneta da 10 lire della Repubblica

Caduto il fascismo, terminata la guerra e proclamata la Repubblica Italiana, dal 1946 fino al 1950 furono coniate le 10 lire “Olivo”.
Tuttavia la variante del 1947 risulta particolarmente rara perchè costituita da sole 12.000 copie, un numero decisamente inferiore nelle annate adiacenti. Ecco perchè la Olivo del 1947, così denominata perchè reca su una faccia per l’appunto un ramoscello di ulivo, mentre dall’altra il Pegaso, il famoso cavallo alato.

Per distinguere questa moneta, che in condizioni eccellenti può valere fino a oltre 4mila euro,  necessario esaminare la composizione dei dettagli: la R e leggermente distanzionata dalla punteggiatura della L, e sui bordi deve recare la dicitura G. RomagnoliP. Gianpaoli.

Pochi anni dopo nacque quella che per la stragrande maggioranza di noi rappresenta la moneta da 10 lire, che è circolata a partire dal 1951 fino all’adozione dell’Euro è stata infine realizzata ossia la 10 lire “Spiga” che hanno un valore decisamente molto più modesto per la grande diffusione. Tuttavia gli esemplari del 1954, se in FdC possono valere fino a 90 €.

 

Nel 1991 un numero non precisato di queste monete fu creato con un difetto, precisamente rovescio con l’immagine capovolta, ed a causa di questo il valore di questi esemplari può arrivare a valere circa 50 €.