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Le 500 Lire che valgono una vera fortuna: ecco quali sono

La 500 lire è una delle monete alla quale gran parte degli italiani del “vecchio corso” sono maggiormente legati, sopratutto nella variante “bimetallica”, sviluppata a partire dai primi anni 80 ed utilizzata fino alla dismissione della Lira, avvenuta nel 2002. In realtà questo formato è solo uno dei tanti che hanno fatto parte della storica valuta italiana.

Le varie 500 lire

La prima moneta da 500 lire fu realizzata nel 1957 fino al 1967, ed è facilmente riconoscibile per essere stata realizzata in argento e per avere impressa l’immagine di tre caravelle su una delle facce.
Molto apprezzata dai collezionisti tutt’ora sopratutto la versione particolarmente ambita con le bandiere “al contrario”. Ne abbiamo già discusso in un articolo apposito. Questa rara versione infatti può valere oltre 10mila euro, nelle giuste condizioni.

500 lire Dante

Nel 1965 la Zecca ha deciso di realizzare una versione speciale delle 500 lire, recante il profilo del Sommo Poeta: in occasione del Settimo Centenario della sua nascita infatti fu coniata in circa  5.000.000 di esemplari e solitamente pur in ottime condizioni questi esemplari non valgono oltre i 10-15 euro l’una.
Discorso diverso per le primissime monete recanti la scritta “Prova”, molto rare perchè non destinate alla circolazione: una di queste, in eccellenti condizioni può valere fino a 3500/4000 euro.

500 lire bimetalliche

Sicuramente le più diffuse e riconoscibili, realizzate a partire dal 1982. Quasi rivoluzionarie per i tempi, la parte interna è in bronzital mentre l’esterno è in acmonital. Si tratta inoltre della prima moneta italiana a recare il valore in linguaggio braille. Nel corso dei decenni non sono mancate alcune versioni commemorative ma realizzate comunque in un numero cospicuo di pezzi.

Ecco perchè anche se in ottime condizioni una qualsiasi 500 lire bimetallica solitamente non vale più di 4-5 euro. Discorso diverso ovviamente per qualsivoglia errore di conio o particolarità non prevista in fase di produzione, che fa inevitabilmente variare il prezzo.