La Lira può riservare ancora molte sorprese in ambito collezionistico: anche un taglio monetario da molti anni considerato “minore” come la 10 lire può rappresentare un piccolo tesoro in alcuni casi molto particolari. Da molto prima dell’uscita di scena della moneta italiana in favore dell’euro nel 2002 infatti la 10 lire era stata progressivamente abbandonata a partire dagli anni 80, anche se è stata regolarmente stata coniata, seppur in percentuali minori, fino al 2001.
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10 lire storiche
In realtà il “taglio” da 10 lire originale risale ai primi anni dell’Unità d’Italia: uno degli esemplari maggiormente ricercati dai collezionisti, recante il volto dell’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele II ha visto la nascita proprio nell’anno della proclamazione del Regno d’Italia, ossia nel 1861. Queste sono state coniate fino al 1865 ma in genere sono ancora più rare di quella da 20 lire.
Quella più rara è sicuramente quella del 1861 che presenta il dettaglio della testa del re che appare sensibilmente più piccola rispetto alle annate successive, che se in condizioni di ottima fattura comunque possono arrivare a valere fino a 1500 euro se in condizioni splendide.
Valore massimo
L’annata 1861, ossia la prima, è comunque la più “danarosa” in termini di valore, visto che un esemplare di quell’anno se in condizioni ottime vale oltre i 4500 euro. La motivazione è semplice, in quell’anno infatti sono state realizzate poco più di 2000 monete di questo tipo, a fronte di una tiratura molto più elevata degli annu successivi. Tutte queste monete sono realizzate in oro.
Una 10 lire del 1861 euro in condizioni Splendide è rarissima è può arrivare a valere anche oltre i 15mila euro, mentre una in condizioni ottime raggiunge la valutazione messa in evidenza poc’anzi.