I due centesimi con la stella alpina: “Valgono tantissimo!”

L’euro è divenuta l’unica valuta economica per la stragrande maggioranza dei paesi europei: buona parte dei paesi utilizzatori ha accantonato le proprie valute storiche per usufruire dell’euro a partire dal 2002, mentre altri paesi lo hanno fatto successivamente. L’Italia ha detto addio alla lira il 1° marzo 2002, dopo i primi mesi dell’anno dove le due valute hanno “convissuto”, così da far abituare la popolazione ad adattarsi alla nuova moneta, anche dal punto di vista pratico, e in pochi mesi gli italiani hanno deciso in massa di “accantonare” le due monete dal valore minore, ossia quelle da 1 centesimo 2 centesimi.

Due centesimi Stella Alpina

Dal 2017 il nostro paese ha deciso di non coniare più questo taglio monetario, considerato scomodo e dal valore troppo ridotto, anche se queste monete mantengono il valore legale.
Nella maggior parte degli altri paesi membri tuttavia anche la moneta da due centesimi continua ad essere sviluppata, come l’Austria, che presenta una Stella Alpina, una pianta caratteristica e oggi protetta, presente sulle Alpi. La nazione che confina con il nostro paese ha infatti deciso di continuare a coniare tutti e 8 i tagli di monete.

Quanto vale?

due centesimi stella alpina austria

Solitamente questa tipologia di monete è poco interessante dal punto di vista collezionistico. Tuttavia la moneta da due centesimi con la Stella Alpina realizzata nel 2016 in numero molto minore rispetto ad altri anni (“solo” 60mila monete) la rende definibile come rara dal punto di vista numismatico, e può valere fino a 2 euro, un valore di 100 volte rispetto a quello nominale.

Discorso non troppo diverso per gli esemplari realizzati nel 2020, anche questi in quantità limitata: una moneta del genere, se in condizioni Fior di Conio, vale fino a 4,5 euro ma il valore è destinato a salire in maniera interessante, data la rarità, nei prossimi anni. Vale la pena quindi conservare una moneta Stella Alpina da due centesimi, che sia questa del 2016 o del 2020.