La storica valuta italiana, la Lira, è rimasta nel cuore di moltissimi nonostante da quasi 20 anni l’Euro ha rimpiazzato la simbolica moneta del nostro paese: al netto di nostalgie varie, la Lira ha rappresentato un patrimonio sociale e culturale di grande importanza ed è per questo che molti, all’epoca del “passaggio” (la prima metà del 2002) hanno deciso di conservare più di qualche esemplare sia per motivazioni affettive/storico/nostalgiche ma anche con la speranza di vedere il loro valore aumentare in futuro.
Leggi anche:
Lira da collezione
In realtà gran parte delle monete facenti parte della vecchia Lira non hanno un valore vero e proprio se non quello sentimentale: il vecchio conio è ancora molto, troppo diffuso per essere considerato in toto “da collezione” ma nel corso di quasi due secoli, è sicuramente possibile ritrovare particolari monete che possono valere cifre decisamente cospicue.
50 lire di valore
La moneta da 50 lire, una delle più diffuse e riconoscibili, è stata sviluppata a partire dal 1954 ininterrottamente fino al 2001 per poi diventare fuori corso l’anno successivo, assieme a tutti gli altri “tagli”.
Com’è noto, la versione maggiormente conosciuta di questa moneta raffigura il dio Vulcano al lavoro su un lato ed è realizzata in acmontial, una lega composta principalmente da nichel e acciaio, molto diffusa dalla seconda metà del 20esimo secolo.
Una seconda versione, sviluppata nei primi anni 90 ma dismessa pochi anni dopo è in pratica la variante ridotta e perciò poco apprezzata dalla popolazione: questa fu ritirata nel 1995 e sostituita dalla versione Turrita, recante il profilo dell’Italia rappresentata da una donna.
Gli esemplari più interessanti sono i primi, ossia quelli fino ai primi anni 60: in condizioni particolarmente buone un esemplare realizzato tra il primo anno di produzione fino al 1962 in condizioni eccellenti vale 150 € a salire, a seconda dello stato di conservazione.
Un esemplare considerabile Splendido, ossia senza difetti evidenti e praticamente mai utilizzato delle annate 1957, 1959 e 1961 vale tra i 500 e i 600 €, fino ad arrivare a oltre 1000 in condizione Fior di Conio, ossia mai utilizzata e mai realmente circolata
In particolare è l’esemplare del 1958 che in queste condizioni può arrivare a valere anche 1200 €, ma uno dei primissimi esemplari del 1954, ancora in condizioni paragonabili al nuovo è stato venduto all’asta per l’equivalente di 25mila euro.