Quando immaginiamo la 500 lire immediatamente quasi tutti immaginano una delle monete che hanno contraddistinto le vite degli italiani fino al 2002, ossia principalmente la variante bimetallica ma anche quella d’argento. Questo perchè la diffusione delle monete di questo “taglio” hanno rappresentato una parte importante della storia della lira, ma non tutti sanno che la variante banconota da 500 lire è stata diffusa, in svariate versioni è stata più che discretamente diffusa nel nostro paese, almeno fino alla fine degli anni 70.
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La 500 lire banconota
Il Regno d’Italia ha infatti stampato le 500 lire già sotto Vittorio Emanuele II e anche dopo le guerre mondiali e la proclamazione della repubblica dopo il referendum del 1946 queste sono state prodotte in buon numero. Anzi dal secondo dopoguerra sono state realizzate diverse versioni di questa banconota, e una di queste è denominata Aretusa, perchè recante l’effige di una divinità greca.
Quanto valgono?
Le 500 Lire Aretusa, distinguibili facilmente proprio dal profilo femminile che capeggia sul profilo destro di uno dei due lati della banconota, è stata stampata dal 1966 fino al 1975. Le dimensioni sono di 110 x 55 mm e oltre al profilo della divinità appaiono due cornucopie realizzate in filigrana. Dal punto di vista collezionistico si tratta di un “pezzo” molto interessante e in alcuni casi anche piuttosto remunerativo.
Il valore di un esemplare del 1967, riconoscibile dal numero di serie che iniziano per W03 e W04, ossia la serie sostitutiva di quell’anno possono valere fino a 120 euro se in condizioni Fior di Stampa ossia paragonabili al nuovo.
Ancora più rare ed interessanti quelle realizzate nel 1975, ultimo anno di realizzazione: entrambe le versioni esistenti, ossia quella originale (riconoscibile per la sigla A26 e C26 prima del seriale della banconota) che quella sostitutiva che presenta la sigla W05. Le prime valgono fino a 800 euro se Fior di Stampa, la seconda è ancora più rara e vale fino a 1300 euro nelle medesime condizioni.