Ethereum a 10.000 dollari? Ecco la risposta dell’esperto

L’argomento relativo alle criptovalute è sempre attuale ed in particolare negli ultimi mesi, dopo il “polverone” alzato da Elon Musk con il supporto prima assicurato e poi rimosso a Bitcoin, la principale criptovaluta in circolazione nonchè la prima in assoluto. I BTC sono tornati nel corso dei mesi su valori comunque analoghi a quelli precedente alla “crisi” causata dal magnate sudafricano (che ha anche additato motivazioni relative all’ambiente, dato che il mining tende ad avere un’impatto non positivo sul pianeta), crisi che ha influenzato anche le cosiddette altcoin, ossia le crypto alternative.
Ethereum in rialzo?
Ethereum è da molti anni considerato il principale candidato a “fare le veci” di Bitcoin, anche se il funzionamento è sensibilmente differente rispetto a quest’ultimo: di fatto Ethereum è una sorta di computer virtuale decentralizzato, che si occupa di gestire i cosiddetti contratti intelligenti (Smart Contract), sviluppato attraverso un vero e proprio linguaggio di programmazione dedicato. Molti decidono di puntare su Ethereum perchè viene percepita come una vera evoluzione, tecnologicamente e “professionalmente” parlando proprio di Bitcoin.
Ethereum non è “solo” una criptovaluta ma rappresenta un sistema centralizzato basato sul peer to peer dove i contratti di Ethereum “pagano” l’utilizzo della sua potenza computazionale tramite una unità di conto, detta Ether, che funge quindi sia da criptovaluta sia da carburante.
Quanto potrà valere?
Essendo slegata e tecnicamente differente dalle altre criptovalute, Ethereum è stata probabilmente avvantaggiato dalla crisi dei BTC, ed appare ancora oggi in rialzo continuo, avendo superato negli scorsi giorni I 3000 dollari americani per singolo Ether. La flessibilità stessa di questa crypto continua ad essere sempre più interessante ed è meno soggetta ad agenti esterni come per Bitcoin. Attualmente vale 3.144,75 dollari.
Anche per questo motivo sono molti a ritenere questa piattaforma come molto affidabile, il cui valore potrebbe aumentare di molto rispetto alle valutazioni attuali., grazie anche ad una recente capitalizzazione ed una maggiore “trasparenza” per i governi centrali rispetto ad altre criptovalute, tutte cose che la rendono maggiormente “stabile”.