Postepay non entra nel Bancomat? Ecco la risposta, incredibile

In un’epoca così “zeppa” di trasferimenti digitali e dove la moneta elettronica si fa sempre più importante se non necessario per compiere alcune determinate operazioni. Un tempo appannaggio quasi esclusivo dei conti correnti, carte conto e bancomat oggi sono una realtà accessibile a chiunque, grazie sopratutto a tipologie di prodotti come Postepay, che da molti anni sono un’ottima alternativa economica a prodotti “complessi” come quelli bancari.
Con il tempo le carte prepagate (o “di debito”, visto che vanno ricaricate per essere utilizzate, a differenza delle carte di credito) di questo tipo hanno trovato una diffusione sempre maggiore ed hanno acquisito funzionalità un tempo appannaggio solo di conti correnti.
Postepay e Bancomat
Le Postepay sfruttano il circuito Visa o Mastercard, a seconda delle versioni e queste vengono normalmente riconosciute da ogni ATM anche basate sul circuito Bancomat come carta internazionale, permettendo quindi all’utente di effettuare alcune operazioni come il prelievo, solitamente addebitando una commissione che può arrivare fino a 2 euro. Questo ha permesso agli ATM originariamente basati sul Bancomat di essere “sfruttati” anche dalle moderne carte proprio come Postepay, al netto di una riduzione degli ATM sul territorio nazionale.
La Postepay non entra nel Bancomat?
Può tuttavia capitare che la Postepay non venga “accettata” dallo sportello elettronico: le motivazioni possono essere svariate ma sono solitamente relative a problemi tecnici imputabili o alla carta stessa (che può essere smagnetizzata, danneggiata nel chip o semplicemente inserita al rovescio) ma più spesso è correlata ad un malfunzionamento dell’ATM, oppure semplici momenti di “manutenzione” programmati dalla banca. Bisogna fare attenzione ad eventuali “ostacoli” collocati all’entrata della carta che potrebbero essere indizio di una manomissione “non ufficiale”.
La soluzione più logica e conveniente è provare presso un altro ATM se non direttamente presso un’altra banca, ma è anche possibile chiedere un duplicato della carta, che può essere danneggiata anche in maniera non evidente.