Hai ancora le 50 Lire Vulcano? Ecco il suo valore: “Incredibile!”

La 50 lire denominata “Vulcano” è per la maggior parte degli italiani che hanno “vissuto” la celebre valuta italiana, l’unica moneta di questo taglio, che è stata utilizzata per quasi mezzo secolo, diventando negli ultimi decenni di vita la lira dal taglio monetario minore, visto che la 10 lire è stata utilizzata sempre meno già a partire degli anni 80.
La 50 lire Vulcano
Il nome deriva dalla raffigurazione del dio Vulcano (o Efesto) presente su questa moneta che è stata realizzata dalla Zecca di Stato a partire dal 1954, e seppur sostituita nella poco apprezzata variante “mini” e dalla versione “Italia Turrita”, è rimasta in circolazione fino alla dismissione della lira, nonostante la produzione si sia interrotta nel 1989. Da una parte c’è il dio greco/romano intento a colpire l’incudine, dall’altra è presente il profilo femminile che rappresenta l’Italia repubblicana, circondata dalla scritta “Repubblica italiana” e dov’è presente, in piccolo la doppia firma degli incisori Giuseppe Romagnoli e Pietro Giampaoli.
Come tutte le monete sviluppate a partire dalla fine degli anni 30, anche la 50 lire veniva realizzata in una lega denominata acmonital, composta da ferro, cromo e nichel. Il nome deriva dalla contrattura dei termini acciaio monetario italiano.
Quanto vale?
Può essere una delle vecchie lire più interessanti in assoluto, nonostante la grande diffusione: per ottenere un certo guadagno bisogna essere in possesso di esemplari in condizioni molto buone, meglio ancora se Fior di Conio, ossia senza alcun segno di usura, anche minimo.
Quelle più interessanti sono le più vecchie, realizzate dal 1954 fino ai primi anni 60: un esemplare del 1954 supera i 200 euro di valore se in FdC, valutazione sensibilmente più basse per le annate 1956, 1957 e 1962, mentre una moneta del 1960 in perfette condizioni può fruttare fino a 800 euro, mentre per un esemplare del 1958 in condizioni FdC si superano i 1000 euro.
In ultimo nel 1987 furono realizzate delle 50 lire che presentano il “7” leggermente più piccolo rispetto al resto delle cifre. Questa particolare versione vale fino a 20 euro, molto di più dei pochi euro delle 50 lire degli anni 70 e 80.