Oltre 10 mila euro se possiedi questo francobollo: FOTO

La filatelia si occupa della valutazione, classificazione e della collezione di oggetti come i francobolli, ed è considerato un hobby simbolico da tantissimi anni, probabilmente dalla primissima emissione, costituita dal Penny Black, nel 1855 (prima dell’introduzione del francobollo l’onere del trasporto postale era generalmente a carico del destinatario), i curiosi diventarono in gran parte collezionisti.

Dopo l’introduzione del francobollo, tutti gli stati del mondo iniziarono a produrre le proprie stampe, ed anche piccoli stati non si fecero attendere. Ecco perchè è impossibile fare una sorta di classificazione numerica sulle varietà di francobolli.

Francobollo dello Stato Pontificio

Solo due anni dopo dalla creazione del Penny Black, lo Stato Pontificio sviluppò il proprio primissimo francobollo, parte della prima emissione datata 1857. I francobolli dello Stato Pontificio ebbero validità fino alla presa di Roma da parte delle forze italiane, nel 1870, sancendo l’integrazione dello stato al Regno d’Italia. Tutti questi francobolli presentano un valore nella valuta utilizzata dallo Stato Pontificio dell’epoca, i baiocchi.

La prima emissione entrò in uso a partire dal 1º gennaio 1852 e restò in uso sino al 20 settembre 1867. Questa era costituita da 11 esemplari di diverse forme, colori e valore ma tutti recanti la raffigurazione delle chiavi incrociate, simbolo dello Stato Pontificio.

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Quanto vale?

Singolarmente non sono particolarmente ricercati ma il valore può raggiungere e superare i 10mila euro se in possesso della serie completa.

Idem per quanto riguarda le successive stampe del Vaticano, sopratutto la serie definita provvisoria, che è stata realizzata nel 1934. Questa, se in ottime condizioni completa come da immagine, vale oltre 1000 euro.

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