La moneta da 50 lire è “circolata” per il nostro paese per circa mezzo secolo ed è stata tra quelle prodotte in numero maggiore dalla Zecca italiana a partire dagli anni 50 fino al 2001, ossia un anno prima dell’arrivo dell’euro. La versione più comune e riconoscibile è quella dal diametro da 24,8 mm che è stata prodotta ininterrottamente dal 1954 fino al 1989.
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La 50 lire Vulcano
Questa è nota anche come Vulcano, per via della rappresentazione romana del dio del fuoco mentre sta per battere il martello sull’incudine, mentre l’altra “faccia” vede una testa femminile di profilo, che rappresenta l’Italia repubblicana, contornata dalla scritta REPVUBBLICA ITALIANA. Nel 1990 questa versione fu sostituita dalla versione Vulcano II che presenta prevalentemente le stesse caratteristiche grafiche ma su una moneta molto più piccola, che misurava solo 16,55 mm. Questa variante non fu apprezzata proprio per le dimensioni e non fu più prodotta dal 1995.
Nonostante l’enorme diffusione della moneta in questione, che è una delle più famose e tutt’ora facili da trovare, le monete coniate nei primi anni, ossia tra il 1954 e i primi anni 60 visto che la produzione di massa iniziò solo negli anni successivi, ecco perchè gli esemplari coniati dagli anni 70 in avanti non hanno un valore elevato, anche in eccellenti condizioni.
Quanto valgono quelle del 1958?
Tra le annate più interessanti, spicca il 1958: in quei 12 mesi la zecca ne realizzò un numero ancora minore degli anni precedenti, precisamente 825.000 pezzi. Ecco perchè rappresenta la variante più ricercata in assoluto dai collezionisti. Il valore se si parla di un esemplare in Fior di Conio, ossia senza il minimo segno di “circolazione” supera senza problemi i 1000 euro, e può toccare i 1400 euro, anche se il valore cala di molto con il peggiorare delle condizioni di conservazione. Una moneta da 50 lire in condizioni quasi Fior di Conio “scende” poco al di sotto dei 1000 euro mentre per una in condizioni ottime non vale oltre i 40 euro.