La Finlandia ha scelto di adottare l’Euro dal 2002, come gran parte dei paesi che fanno parte dell’Unione Europea, ed in modo similare all’Italia il paese scandinavo ha sostituito la precedente valuta, ossia il marco finlandese. Curiosamente la zecca finlandese si è occupata non solo di coniare le proprie monete ma anche quelle della Grecia per alcuni anni e come l’Italia da diversi anni ha scelto di non realizzare più le monete da 1 e 2 centesimi, adoperando l’arrotondamento.
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Due euro commemorativi Finlandia
Tutti i centesimi finlandesi recano il leone araldico, simbolo della nazione, ma le monete da 1 e 2 euro recano rispettivamente sul dritto due cigni in volo e una pianta di camemoro, parte di fauna e flora locale. Anche la Finlandia nel corso degli anni ha sviluppato le proprie monete commemorative e come per tutti i paesi utilizzatori della moneta unica, si è scelto sempre il formato da due euro. La prima di queste, coniata nel 2004, è definita con i Germogli, come a simboleggiare i nuovi stati membri dell’Unione Europea, rappresentati da 10 germogli stilizzati presenti su una delle facce della moneta. Nonostante la tiratura non sia stata limitata (in quell’anno furono realizzate 1 milione di queste monete), sul web e nelle aste online spesso si vedono questi esemplari a cifre molto elevate.
Ecco il valore
La motivazione è particolare visto che proprio la valutazione ha diviso molto e continua a farlo i svariati appassionati di numismatica: è la prima moneta commemorativa della finlandia quindi è stata distribuita assieme alle monete da due euro “normali” e fatta girare con i rotolini. In parole povere, in patria ma non solo si scatenò una sorta di “mini lotteria” che ha aumentato molto la domanda anche di fronte ad un offerta cospicua. Ad oggi il valore “vero” di una di queste monete è collocato tra i 15 e i 45 euro, a seconda dello stato di conservazione. Una cifra decisamente interessante sopratutto visto il numero non ristrettissimo di esemplari.