Quali sono i francobolli italiani che valgono di più: classifica

La storia dei francobolli inizia precisamente nel 1840 con l’emissione del famoso Penny Black, la prima forma di affrancatura che fu specificatamente creata per aggirare la “tassa” postale fu un successo immediato ed in pochi anni questi oggetti iniziarono ad assumere l’aspetto caratteristico che oggi conosciamo, con valore, dentellatura e vignetta (ossia il disegno/rappresentazione) su uno dei due lati.
I francobolli italiani che valgono di più
La filatelia, ossia il termine generico utilizzato per definire la collezione di francobolli ha avuto in breve tempo grande seguito, e per quanto riguarda il nostro paese la storia dei francobolli è iniziata prima dell’unificazione del paese, avvenuta nel 1861. Già circa un decennio prima i regni ancora divisi dell’epoca avevano iniziato ad emettere i propri francobolli: ecco i pezzi più costosi e ricercati tra quelli sviluppati nel nostro paese.
Regno Lombardo-Veneto, “Testa di Mercurio”
L’intera serie Testa di Mercurio: emessi nel 1851 per il Lombardo-Veneto sono una delle prime rappresentazioni filateliche realizzate nel nostro paese: questi non sono così rari presi singolarmente ma l’intera serie composta dai 4 francobolli è rarissima e può valere anche oltre 200mila euro.
Il Gronchi Rosa del 1961
E’ probabilmente il francobollo italiano più famoso e cercato, divenuto una sorta di “feticcio” per gli appassionati a causa della storia dietro questo francobollo che fu ritirato molto presto e sostituito dalla variante grigia a causa di un errore: Il Gronchi rosa (chiamato così perchè nel 1961 fu realizzato per “omaggiare” la visita in Sudamerica dell’allora presidente Giovanni Gronchi) presentava i confini del Perù errati. Ad oggi è uno dei più ricercati e falsificati e possiede un valore variabile: mille euro per il francobollo nuovo con la gomma integra e di circa cinquecento euro per i francobolli senza gomma, mentre per i pochissimi esemplari che sono comprensivi di busta e che hanno viaggiato con Gronchi in persona si arrivano a toccare cifre pari a 30mila euro.
Francobollo Ducato di Parma del 1858
Uno dei primi esempi del di francobolli toscani, il francobollo del ducato di Parma da 80 centesimi del 1858 singolarmente vale fino a 3000 euro, mentre l’intera collezione può superare i 20000.
Altri francobolli molto interessanti sono quelli dello Stato Pontificio e il cosiddetto “Garibaldino Mezzo tornese”.