Postepay, clamorosa novità: ecco cosa non puoi più fare

La Postepay rappresenta la soluzione più semplice e per questo utilizzata per sfruttare la moneta elettronica, da alcuni anni sempre più in voga ed “invogliata” ad essere utilizzata sia da una buona parte degli esercenti ma anche da parte dei governi centrali: il contante viene sempre di più limitato sia nella circolazione che nell’uso effettivo, mentre metodi di pagamento tracciabili e quindi da monitorare dal punto di vista fiscale sono da sempre più tempo favoriti.
Ecco perchè ad esempio la quantità di contanti prelevabili tendono a ridursi con il tempo, mentre veri e propri limiti relativi ai bonifici non ne esistono.
Postepay in evoluzione
Per restare al passo con i tempi, Postepay (che dal 2018 è una società per azioni separata pur dipendente da Poste Italiane) continua ad evolversi, a fronte di una concorrenza sempre più spietata, sia per quanto riguarda le carte prepagate che le cosiddette carte conto, che sono sempre maggiormente “dipendenti” dalle rispettive applicazioni. Da semplice carta utilizzata per effettuare acquisti online (una percentuale molto importante delle transazioni online nel nostro paese viene effettuata ancora con una Postepay), la “famiglia” Postepay si è arricchita di nuove funzionalità telematiche che hanno permesso di acquisire le funzionalità di una carta conto. E’ inoltre possibile inviare denaro ad altri utenti Postepay, pagare bollettini e tanto altro.
Novità, ecco cosa non puoi più fare
Questo introdurre nuove funzionalità ha portato Poste Italiane a rimuovere o “mettere in ghiaccio” altre: per questo motivo il corredo di app per smartphone/tablet si è snellita e anche una delle funzionalità più sbandierate e pubblicizzate è stata temporaneamente interrotta, ossia quella del Cashback specificatamente dedicato alla clientela Postepay: 1 euro di cashback per gli acquisti di almeno 10 euro utilizzando Postepay nei negozi convenzionati, proprio per invogliare sempre di più all’uso di moneta elettronica.
Come il Cashback di stato, il Governo Draghi (che lo ha sostituito seppur non analogamente con il Bonus Bancomat) ha “arrestato” anche questo, che non è più attivo dallo scorso 30 giugno. Non è chiaro se Poste Italiane, con il benestare dell’esecutivo, ripristinerà la funzione oppure no.