Hai le 200 Lire dei carabinieri? Ecco quanto valgono

La 200 lire è stata una delle più diffuse e riconoscibili del precedente conio italiano, sopratutto per il caratteristico colore dorato dovuta alla lega utilizzata (bronzital) nonchè per la rappresentazione sui due lati, che presentano la dicitura 200 lire, con l’anno di coniatura e una testa femminile sul lato opposto.
Questo formato di monete è stato realizzato in maniera pressochè ininterrotta dal 1977 fino al 2001 e si tratta di uno dei pochissimi formati monetari della vecchia lira nati nell’italia repubblicana.
Anche la 200 lire nell’ultima fase della propria “vita” subì una profonda svalutazione e fu utilizzata in maniera sensibilmente minore rispetto al passato.
200 lire dei Carabinieri
Nonostante la rappresentazione più diffusa sia quella appena citata, la 200 lire è stata “sfruttata” molto spesso per sviluppare un più che discreto numero di monete commemorative, ossia quelle che presentano uno dei due lati con una raffigurazione differente, per celebrare un particolare evento, un personaggio storico o anche, come abbiamo già preso in esame, l’Arma dei Carabinieri.
Nel 1994 infatti la Zecca italiana ha deciso di rendere omaggio proprio ai Carabinieri, nell’anno del 180° anniversario della nascita dell’Arma. Questa varietà è riconoscibile per lo stemma riportato Arma dei Carabinieri, la scritta in numeri romani CLXXX ed il motto NEI SECOLI FEDELE con tanto di dicitura ARMA DEI CARABINIERI. Sullo stesso lato è presente anche l’anno di fondazione, 1814 e quello di realizzazione della moneta, il 1994.
Quanto valgono?
In un solo anno, il 1994 come detto, furono create ben 200.000.000 esemplari di questa tipologia di monete commemorative, numeri che la rendono ancora molto comune e facile da trovare in vecchi cassetti, cantine o magari abiti dimenticati. La diffusione così capillare la rende oggi una moneta non particolarmente interessante dal punto di vista “finanziario”, visto che anche un esemplare in condizioni Fior di Conio, ossia senza alcun segno di usura, paragonabile al nuovo, non vale più di 2 euro. Un pezzo da avere nella propria collezione ma che purtroppo non porta a grandi guadagni.