L’isola di Cipro è dal 2004 membro dell’Unione Europea e dal 2008 ha deciso di adottare l’euro come unica valuta, che ha sostituito quella precedente, la lira cipriota, a partire dal 1° gennaio di quell’anno: l’aspetto delle monete di Cipro è stato deciso tramite un concorso e rispetto ad altre nazioni, le monete dell’isola sono state realizzate nell’aspetto da due persone, il disegnatore statunitense Erik Maell e la disegnatrice greca Tatiana Soteropoulos. I tagli più piccoli, ossia quelli da 1,2 e 5 centesimi raffigurano due mufloni e simboleggiano la natura, i 10, 20 e 50 centesimi raffigurano la Nave di Kyrenia, una delle imbarcazioni più diffuse del periodo classico e le monete da 1 e 2 euro il noto Idolo di Pomos.
Leggi anche:
I 5 centesimi di Cipro
Come tutte le monete da 5 centesimi, sono realizzate con in acciaio al 94,35 % e rame al 5,65 % e presentano sul verso i nomi in greco e in turco dell’isola, ΚΥΠΡΟΣ KIBRIS, con in mezzo l’anno di coniatura. Le prime versioni delle monete di Cipro sono state sviluppate dalla zecca finlandese (Suomen Rahapaja), rispettivamente per le annate 2008 e 2009 mentre negli anni successivi le monete sono state prodotte dalla zecca greca, la Zecca di Halandri.
Quanto valgono?
Le versioni sviluppate in Finlandia sono relativamente numerose considerata la circolazione pur limitata di queste varianti, che sono presenti sopratutto nell’isola e nell’arcipelago greco: nel 2008 sono state realizzate circa 60 milioni di queste monete che nello stato di conservazione Fior di Conio valgono fino a 2 euro a moneta.
Sucessivamente, come detto, la produzione è stata spostata in Grecia e sono particolarmente interessanti quelle realizzate dal 2013 al 2017, realizzate in poco più di 90mila esemplari per ogni anno. Queste sono comunque molto più diffuse nonostante il numero minore e in condizioni FdC valgono fino a 5 euro l’una. Non valori altissimi ma considerato che si parla di monete da 5 centesimi, il valore non è da sottovalutare.