Come deve essere un francobollo di valore? Ecco la risposta

La filatelia è uno degli hobby più antichi e tutt’ora seguiti da un grande numero di persone del mondo, essendosi diffuso pochi anni dopo l’emissione del primo francobollo in assoluto, in famoso Penny Black nel 1840. Del resto il termine stesso è eloquente, visto che in greco filos significa amante e atelia corrisponde più o meno a franchigia, ossia la tassa vera e propria.

Il francobollo infatti nacque per garantire e rendere dimostrabile il pagamento anticipato per prestazioni quali la spedizione di una lettera o di un pacco ad un destinatario, anche se solo in seguito le tecniche per realizzarli si sono evolute per arginare la contraffazione.

Caratteristiche di un francobollo

Le caratteristiche che rendono riconoscibile un francobollo sono relativamente poche, ossia il disegno/foto/rappresentazione che è la parte più evidente, la dentellatura presente su tutto il bordo dell’esemplare, il valore facciale, indispensabile per permettere un’adeguata affrancatura e il paese di emissione. Dalla seconda metà dell’800 le nazioni hanno iniziato a differenziare l’aspetto e in alcuni casi anche la forma dei francobolli nonchè le varie differenziazioni: sono molto diffuse e per questo ricercate le serie sviluppate a tirature limitate come i francobolli commemorativi.

Come deve essere un francobollo di valore?

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La filatelia condivide alcune analogie con la numismatica, ossia lo studio e la collezione di monete e banconote, essendo in entrambi i casi oggetti destinati all’uso comune e che nonostante l’utilizzo sia minore al giorno d’oggi rispetto al passato, siamo stati “costretti” ad utilizzare almeno una volta. Anche per i francobolli è la rarità, oltre allo stato di conservazione. Quest’ultimo è un fattore particolarmente importante perchè elementi come la dentellatura e la presenza intatta della colla possono far calare molto il valore di un esemplare.

Un altro elemento che rende unico e quindi potenzialmente molto remunerativo, oltre alla rarità, è proprio l’unicità, spesso rappresentata da errori in fase di stampa, come il famoso Gronchi Rosa italiano oppure l’Inverted Swan.