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“Questa moneta vale una fortuna!”: ecco di quale si tratta

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Non è un caso che la lira, la storica valuta italiana, sia tra le più ricercate e considerate interessanti dai collezionisti di monete e banconote: gli appassionati di numismatica hanno iniziato a collezionare questa valuta da molto prima della sua dismissione, avvenuta nel 2002.

I motivi sono da ricercarsi nella grande varietà di monete e banconte che in un secolo e mezzo di storia italiana, e poche risultano essere come quella da 1 lira, che rappresenta un formato molto collezionato ed ambito.

La moneta da 1 lira “Arancia”

Coniata fin dal 1861, anno della proclamazione dell’Unità d’Italia, per molti anni la moneta da 1 lira ha costituito un valore importante: fino al 1922 le monete da 1 lira erano sviluppate in argento, e poi in nichel e successivamente in italma, una lega sviluppata in italia composta da ferro, cromo e nichel. A partire dal 1946, con la proclamazione della repubblica italiana dopo il secondo conflitto mondiale ed il referendum tenutosi nello stesso anno, ripartì la produzione di monete da 1, 2 e 5 lire, con foggia diversa rispetto al passato.

La 1 lire del periodo era realizzata in Italma, lega composta in gran parte di alluminio, oltre a magnesio e manganese, e la prima di queste monete è conosciuta come Arancia ed è stata realizzata in questo formato dal 1946 fino al 1950 quando fu sostituita dalla variante cornucopia.

Quanto vale?

Moneta fortuna

La Arancia presenta il bordo liscio, un ramo di arancio su uno del lati e un profilo femminile sull’altro.

I primi anni del secondo dopoguerra furono costellati da numerose problematiche di produzione e questo si è riflettuto anche sulla moneta da 1 lira che soprattutto nel 1947 fu coniata in soli 12mila esemplari. Uno di questi, in condizioni Fior di Conio vale fino a 1500 euro, ma anche se le condizioni sono appena meno perfette vale comunque qualche centinaio di euro.

Le altre annate sono meno remunerative anche se un Fior di Conio può guadagnare circa 50 indifferentemente dall’anno di produzione.