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Prelievi al Bancomat: tre cose pericolose che possono accadere

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Una delle prime forme di pagamento elettronico diffuse nel nostro paese è costituita dal circuito Bancomat, che dai primi anni 80 permette sia i prelievi verso gli sportelli ATM abiliati sia il pagamento tramite i POS sempre più diffusi presso gli esercenti. Come ogni forma di pagamento elettronico anche il Bancomat ha dovuto adattarsi ai tempi moderni ed anche se al giorno d’oggi la concorrenza, costituita da carte di debito/carte di conto che sfruttano circuiti come Visa o Mastercard permettono funzionalità analoghe, con in aggiunta la possibilità di essere sfruttate online, il Bancomat resta molto diffuso ecco perchè bisogna prestare attenzione a specifiche situazioni in fase di prelievo.

Clonazione della carta Bancomat

Come detto, il circuito Bancomat non è sfruttabile per gli acquisti online, ma i raggiri sono comunque abbastanza diffusi, seppur di diversa natura: negli ultimi anni gli stessi sportelli ATM sono stati muniti di messaggi che avvisano l’utente ad inserire il PIN solo quando non osservati; il fenomeno della clonazione delle carte è in diminuizione ma esiste ancora, clonazione che può avvenire anche nello stesso sportello che può essere manomesso quando la carta viene inserita ad esempio all’esterno di una banca per poter entrare, procedura molto utilizzata dai malintenzionati in passato che iniziavano ad acquisire informazioni necessarie per poter clonare la carta.

Trapping

Presente anche la truffa utilizzando la strategia del “trapping” ossia compromettere la fessura di uscita del contante, non consentendo al denaro di uscire, che resta così bloccato in attesa di essere “rubato” dall’autore del furto. Con i nuovi ATM questo tipo di raggiro è meno frequente ma comunque ancora esistente, risulta opportuno verificare l’eventuale manomissione dello sportello prima di effettuare operazioni.

Massimali

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Discorso diverso per i limiti di prelievo che variano da banca a banca ma che è necessario tenere d’occhio, sopratutto prendendo in esame il periodo temporale pari a un mese: la guerra al riciclaggio di denaro si fa sempre più stringente e rispettare i massimali, come abbiamo già trattato, è decisamente importante sopratutto se “muoviamo” somme ingenti con frequenza.