Allerta banconote false: ecco quelle più facili da trovare in Italia

Pressochè ogni tipologia di oggetto è stato copiato ed imitato: il fenomeno già molto presente nelle società odierne, è letteralmente “esploso” negli ultimi decenni con la globalizzazione, ed influenza i mercati in modo molto impattante, mentre il fenomeno della contraffazione monetaria rappresenta da molti secoli uno dei principali problemi che tutti i governi devono affrontare.
Fin dalle prime banconote i regnanti hanno provato ad ostacolare la produzione non autorizzata ed anche nel 21esimo secolo questa sorta di “lotta” tra esecutivo e falsari non si è arrestata ma anzi prosegue tutt’ora, anche per quanto riguarda l’euro che essendo stato adottato da 19 paesi, rappresenta un fenomeno che coinvolge molti paesi.
Le banconote false
Rispetto alle monete, sono ovviamente le banconote quelle “preferite” da parte dei falsari: i “tagli” più elevati e remunerativi sono infatti realizzati sempre con la carta moneta, che rispetto ai metalli può essere emulata in maniera molto più raffinat, nonostante gli sforzi continui da parte degli incisori per rendere ogni banconota autentica assolutamente non replicabile.
Il fenomeno delle banconote false è indiminuizione, pur sensibile, nel nostro paese come in gran parte d’Europa, come reso noto da fonti come la BCE che ha riscontrato un calo della circolazione di banconote contraffatte di circa del 10 % ogni anno a partire dal 2014. I sistemi di sicurezza presenti in sempre maggior quantità sulle banconote contribuiscono a “complicare la vita” dei falsari ma si tratta di un’opera atta a limitare il fenomeno della contraffazione, visto che risulta praticamente impossibile arginare totalmente questo fenomeno.
Quelle più facili da trovare in Italia
Le più remunerative da falsificare risultano essere le banconote da 20 e 50 euro, non a caso i “tagli” più utilizzati e quindi meno controllati.
La Banca Centrale Europea ha infatti esaminato le tipologie di banconote contraffatte dell’ultimo anno: il 37 % di queste presentano il taglio da 50 euro, seguite a breve distanza dalle 20 euro, con una percentuale del 34 % totale.