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Fino a 30 mila euro se hai queste 10 Lire: ecco quali cercare

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La moneta da 10 lire, in maniera quasi analoga a quella da 5 lire racchiude è la principale “testimone” dal punto di vista economico/monetario dei grandi cambiamenti politici e sociali che in un secolo e mezzo hanno coinvolto il nostro paese: da taglio monetario di valore decisamente importante, il valore di queste monete è gradualmente ma rapidamente mutato, diventando una moneta dal potere d’acquisto molto limitato a partire dalla seconda metà del Novecento. Nonostante ciò la 10 lire in tutte le sue forme è stata coniata quasi senza interruzione in gran parte dei circa 150 anni di “servizio”.

Cambi di valore

La 10 lire più conosciuta e riconoscibile è la variante Spiga, che arrivò alcuni anni dopo la Olivo, rappresentando le due varianti repubblicane del “taglio” monetario da 10 lire, entrambe realizzate in italma, una lega a base alluminio, utilizzata anche per altre monete a partire dal secondo dopoguerra.

Nei primi decenni di Italia “unificata”, ossia dal 1861 fino alla prima parte di 900 le 10 lire godevano di un elevato potere d’acquisto, anche per questo erano realizzate in numero non così elevato ed in metalli preziosi, solitamente oro e argento.

10 lire da 30 mila euro

Tra le numerose varianti interessanti dal punto di vista numismatico spiccano le cosiddette Aratrice: si tratta di una versione della moneta da 10 lire, sviluppate nel 1910 e nel 1912. Anche se le prime sono così rare da non avere una vera e propria valutazione, si hanno maggiori informazioni sulle seconde, create in poco più di 6000 esemplari: queste monete realizzate in oro recano da un lato il volto del sovrano Vittorio Emanuele III e dall’altro l’aratarice, simbolo dell’Italia Agricola mentre regge un fascio di spighe e l’aratro.

10 lire oro

Una moneta del 1912 può valere una cifra tra i 2000 ed i 9000 euro a seconda dello stato di conservazione, valore già decisamente alto, mentre sono pressochè introvabili quelle realizzate nel 1926 e 1927, realizzate in poche decine esclusivamente a scopo collezionistico: le seconde se mantenute in condizioni Fior di Conio sfiorano un valore di 30mila euro.