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Bancomat, pazzesco cosa sta succedendo: ecco cosa non si può più fare

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L’impatto sviluppato dalla moneta elettronica nelle economie moderne è divenuto negli ultimi anni difficile da ignorare anche dai più “tradizionalisti” del contante, tipologia di denaro che sia dalle banche che dai governi viene considerata obsoleta e poco sicura, e sopratutto non tracciabile e quindi molto più difficilmente tassabile ed “inquadrabile”.

La scelta di abbandonare il denaro liquido arriva da lontano, ma solo con l’ausilio delle tecnologie più recenti come gli smartphone, che hanno permesso parzialmente di sostituire il denaro liquido, la moneta elettronica ha “preso piede” tra le abitudini della maggior parte della cittadinanza.

Più digitale, meno contante

L’intenzione di abbandonare il contante, seppur gradualmente, è piuttosto evidente anche dalle scelte degli ultimi governi che hanno adottato politiche diverse ma tendenzialmente della stessa linea per quanto riguarda la questione contante: l’esecutivo Conte II ha infatti sviluppato misure come Cashback di Stato e Lotteria degli Scontrini, mentre l’attuale governo Draghi ha sostituito il primo con il Bonus Bancomat.

La motivazione principale che spinge i governi a propendere per la moneta elettronica è proprio un’ingente evasione fiscale che viene moltiplicata dal contante e ciò significa anche un atteggiamento diverso da parte degli istituti bancari.

Da molti anni infatti il numero di filiali bancarie e sportelli ATM è in diminuizione fondamentalmente perchè le banche non riescono più a “star dietro” ai costi crescenti, di fronte a un sempre più diffuso utilizzo dell’home banking, ossia gestire le proprie finanze in modo autonomo. Cosa comporta?

Bancomat, ecco cosa non si può più fare

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Il limite del denaro prelevabile sarà ulteriormente ridotto dagli attuali 1999,99 euro a 999,99, e svariate banche hanno già deciso di ridurre il numero di filiali e ATM: l’istituto ING, della quale fa parte anche Conto Arancio, già dall’estate 2021 ha comunicato di essere diventata una banca esclusivamente online, senza filiali fisiche sul territorio, e anche Deutsche Bank, tra le banche straniere più presenti sul territorio nazionale ha comunicato la chiusura di ulteriori servizi.

Ciò significa che formalmente i clienti non potranno più prelevare presso i propri sportelli, e ciò comporterà costi di commissione maggiorati.