I cambiamenti economici ma anche “sociali” portati dal cambio di moneta, circa un decennio fa nel nostro continente sono stati ovviamente di grande rilevanza: a partire dal 2002 infatti gran parte degli stati membri dell’Unione Europea ha iniziato a sostituire le valute correnti per fare spazio all’euro, che ad oggi conta 19 paesi utilizzatori.
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La moneta unica ha portato diversi vantaggi, come un’inflazione molto meno incidente, una maggiore competitività sui mercati internazionali, anche se il fenomeno dell’euroscetticismo, che ha avuto il suo picco alcuni anni fa, è sempre presente.
Il valore dei due euro
A distanza di quasi 20 anni dall’adozione dell’euro, pressochè ogni “fascia” della popolazione europea si è oramai abituata alle monete e bancoote che compongono la valuta unica; in pochi anni abbiamo imparato a conoscere bene ogni taglio monetario.
La moneta da due euro oltre ad essere quella dal valore più alto, è stata anche selezionata per la realizzazione delle monete commemorative che ad oggi sono circa 400.
Hai questi due euro del 2001?
Il “taglio” da due euro è tra i più interessanti anche se non fanno parte delle commemorative: l’enorme varietà di ogni tipologia di moneta, causata dall’aspetto diverso a seconda della nazione che l’ha coniata, ed in alcuni casi il valore di una moneta da 1 o 2 euro può essere molto maggiore rispetto a quello nominale.
Un esempio pratico è dato dalle monete da 2 euro realizzate in Belgio, precisamente quelle del 2001: nonostante l’euro sia entrato in vigore solo a partire dall’anno successivo, molti paesi avevano già iniziato a coniare le proprie monete a partire dal 1999.
Questo esemplare è riconoscibile perchè reca il profilo dell’allora sovrano Alberto II. Nel 2001 ne furono coniate solo 55mila esemplari e questo ha contribuito a renderle decisamente più rare di quelle realizzate successivamente: un esemplare in ottime condizioni vale fino a 15 euro, una in fior di conio può “toccare” i 35 euro di valore.