La moneta da 5 lire è esistita per quasi due secoli, essendo stata realizzata per la prima volta nel nostro paese durante l’occupazione di Napoleone Bonaparte dei primi anni del 19° secolo, mentre con la proclamazione del Regno d’Italia nel 1861 la 5 lire divenne decisamente più diffusa, realizzata in oro e argento.
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Per svariati decenni questo taglio monetario ha ricoperto un ruolo di spicco, almeno fino agli anni 30 del 20esimo secolo: la crisi e il successivo conflitto mondiale causò difficoltà economiche diffuse, e la circolazione di queste monete divenne più limitata a causa dell’inflazione, ecco perchè terminata la seconda guerra mondiale e proclamata la repubblica la 5 lire fu realizzata in italma.
5 lire con il delfino
Nei primi decenni dell’Italia repubblicana furono creati due formati per la 5 lire: la prima, denominata Uva, per il grappolo presente su una delle “facce” e l’altra coniata successivamente soprannominata Delfino, proprio perchè presenta l’animale tra le raffigurazioni.
La 5 lire Delfino, denominata anche Timone, fu realizzata dalla zecca italiana dal 1951 fino al 2001, con una “pausa” tra il 1957 ed il 1965. Realizzata in Italma, presenta un delfino con un vistoso “5” sul dritto, mentre sul rovescio è raffigurato un timone, con la scritta REPVBBLICA ITALIANA intorno.
Ecco quanto valgono oggi
E’ stata una moneta di larghissima diffusione sopratutto nella parte centrale del 20° secolo ma alcune annate presentano esemplari molto rari che possono valere molto.
Le 5 lire create dal 1951 al 1954 valgono al massimo 10 euro se in condizioni Fior di Conio, eccetto una variante del 1954 e del 1955 che presenta il nome dell’incisore Romagnoli più distanziato dal bordo che vale poco più del doppio.
Le 5 lire più rare di tutte sono sicuramente quelle realizzate in soli 400.000 esemplari nel 1956, e questo ha portato valutazioni molto alte che partono dai 60 euro per un esemplare in buone condizioni, fino ad una 5 lire delfino del 1956 in Fior di Conio che vale oltre i 2000 euro, ma alcuni esmplari sono stati venduti all’asta per oltre 3000 euro.
Interessanti anche quelle del 1969 che presentano l’1 di “1969” capovolto, che possono valere fino a 80 euro, mentre quelle del 1989 con il visibile errore di conio del timone rovesciato valgono fino a 20 euro.