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MPS, attenzione a cosa sta accadendo: “Entro Capodanno…”

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Abbiamo già discusso della situazione di crisi che ha colpito MPS, ossia Monte Paschi di Siena da oramai molti anni, crisi che è a larghi tratti è divenuta troppo complicata da gestire autonomamente per la banca più antica del nostro paese.

MPS infatti, da circa un ventennio quotata in borsa, ha dovuto affrontare numerose problematiche sia inerenti a difficoltà interne che relative ad investimenti che poi non hanno pagato. Ciò ha portato svariati interventi dei governi che nel corso degli anni si sono susseguiti per evitare eccessive ricapitalizzazioni.

Matrimonio fallito

Nelle scorse settimane è subentrato un nuovo capitolo della complicata storia di MPS: la fusione con Unicredit che pur sembrava a buon punto, nonchè snodo fondamentale per permettere una gestione economica della crisi. Troppo l’esborso necessario da parte di Unicredit per acquisire buona parte delle azioni di MPS, quindi l’intenzione paventata è quella di prolungare la nazionalizzazione.

MPS, attenzione a cosa sta accadendo

MPS resta in una sorta di “limbo”, ed è molto probabile che entro il prossimo capodanno venga ufficializzata una proroga dello status “protettivo” dello Stato verso MPS, proroga che dovrebbe essere molto più lunga rispetto ai 12 mesi ipotizzati da diversi esponenti della maggioranza. Sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle infatti hanno lasciato intendere di essere favorevoli ad una nazionalizzazione della banca più antica del nostro paese.

Il Mef quindi resterà con tutta probabilità il maggiore azionista di MPS, attualmente detiene oltre il 60 % delle azioni della banca toscana e viste le numerose problematiche economiche che si porta dietro, pochi altri gruppi bancari sarebbero interessati a “sobbarcarsi” il tutto.

I sindacati come Cisl si sono esposti in maniera relativamente positiva in merito. a patto che la proroga rappresenti un modo deciso e netto per ottenere un rilancio dopo il 2025, termine ultimo indicato dai vari esponenti per permettere a MPS di ritornare “acquistabile” sul mercato.