Il Canone Rai rappresenta un tema “sempreverde” per la popolazione italiana: con questo termine infatti si indica una vera e propria imposta che si applica sui possessori di apparecchi in grado di riprodurre contenuti multimediali. Essendo la Rai servizio pubblico e quindi controllata seppur parzialmente dallo stato, il canone per anni è stato pagato da una ristretta categoria di persone.
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Quasi tutta la popolazione italiana infatti è dotata di un televisore, e considerato che il canone si applica non necessariamente in base al suo utilizzo ma solo con il semplice posseesso, solo una piccolissima parte pagava il bollettino. Costituendo comunque una vera e propria tassa, ma essendo anche piuttosto complicato “dimostrare” il mancato pagamento presso una platea cosi ampia di cittadini, dal 2016 il canone Rai viene associato ad una fornitura energetica, ossia quella della luce.
Addio al Canone Rai?
Molti rumors si sono susseguiti nel corso del tempo in merito a questa controversa mossa che consiste in effetti in un pagamento dilazionato del canone annuale pari a 90 euro, divisi in circa 10 euro su altrettanti mesi dell’anno. Nonostante esistano delle specifiche categorie che il canone non lo pagano (o che lo pagano in forma ridotta), si tratta di una mossa che ha permesso un reintegro quasi totale degli importi del canone, che ricordiamo, è un’imposta a tutti gli effetti.
Ma cosa riserva il futuro in merito al canone Rai in bolletta?
Bollette, ecco la nuova tassa che si aggiunge al Canone Rai: lo sapevi?
Al netto di numerose “chiacchiere” in merito ad una dismissione del canone, o quantomeno ad una rimozione dalla fornitura energetica, questo sarà confermato anche per il 2022, mentre dovrebbe “sparire” dalla bolletta elettrica nel 2023, secondo direttive europee che impongono agli stati membri di non poter unire canone televisivo ad una fortnitura che non vi è correlata direttamente.
Sembra essere più di un’idea quella di associare alla bolletta energetica un’altra imposta che spesso viene evasa, ossia la TARi, la tassa sui rifiuti: attualmente siamo nel campo delle ipotesi, ma potrebbe essere proprio questa la “nuova” tassa a fare la comparsa sulle fatture energetiche, al posto del Canone.