“Questa moneta vale 1000 miliardi di dollari!”: ecco quale, pazzesco

Il fenomeno dell’inflazione fa ritornare in auge l’idea di coniare nuove tipologie di monete e banconote, dal valore nominale molto più elevato rispetto a quello esistente. Con la terminologia inflazione si fa riferimento ad un diffuso fenomeno legato all’economia che vede la perdita progressiva del potere d’acquisto del denaro, fenomeno generato sopratutto dall’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi.
Gli economisti ed esperti di finanza non sono d’accordo su cosa causa l’inflazione in senso stretto, andando nel dettaglio, ma ciò che appare reale e concreto in paesi come la Germania e Stati Uniti i livelli sono aumentati di molto nelle ultime settimane.
Inflazione americana
Gli States stanno avendo a che fare con livelli di inflazione mai così alti dal 1990, quindi 31 anni fa, si parla di aumenti di prezzo superiori di oltre il 6% rispetto all’ultimo anno, e che trova spiegazione dal contesto attuale economico che è ripartito dopo la prima fase della pandemia, ma subentrano numerosi altri fattori, come il dover fronteggiare una significativa crisi del debito pubblico.
Ecco perchè è il contesto perfetto per riparlare della moneta da 1000 miliardi di dollari, una idea non nuovissima ma che sta prendendo piede sul web, ma che in realtà è stata riproposta da Philip Diehl, ex direttore della Zecca statunitense.
“Questa moneta vale 1000 miliardi di dollari!”: ecco quale, pazzesco
Si tratta di una moneta realizzata in platino che secondo Diehl potrebbe essere coniata in poche ore dopo un eventuale ok da parte del Congresso statunitense: l’intenzione sarebbe quella di appianare il grosso debito del paese utilizzando questa moneta. Del resto il platino è già presente negli Stati Uniti in un’altra moneta che ha corso legale, la cosiddetta Platinum Eagle.
L’idea di una moneta da 1000 miliardi di dollari era già stata lanciata a pochi anni dalla crisi economica del 2008, ma nel giro di poco tempo è stata accantonata anche perchè secondo alcuni potrebbe influenzare pesantemente il sistema di “separazione dei poteri” statunitense.