Hai il vecchio gettone telefonico 7606? Incredibile, ecco il valore

L’ultima generazione di italiani non lo avranno mai utilizzato e forse neanche mai visto, ma il gettone telefonico può considerarsi un vero “progenitore” dei moderni smartphone, almeno concettualmente. Fino a pochi decenni fa infatti il modo più semplice e comune per effettuare una telefonata al di fuori dei contesti “casalinghi” e lavorativi.
Questi oggetti avevano la funzione di monete per i telefoni pubblici, presenti in specifici locali come bar, ricevitorie ma anche nelle cabine telefoniche, altri “reperti” tecnologici oramai parte di un passato non così lontano.
La storia
Il primo gettone telefonico italiano fu realizzato nel 1927 dalla Stipel, una delle aziende di telecomunicazioni che operava nelle regioni di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Questi gettoni non erano concepiti per il “servizio pubblico” ma furono creati a scopo dimostrativo per una specifica occasione, ossia la Fiera Campionaria di Milano. I telefoni presenti in loco potevano essere provati proprio con l’ausilio di questi gettoni, che erano realizzati in alpacca (una lega realizzata da leghe di rame-zinco-nichel) oppure in bronzo. Dopo il secondo conflitto mondiale il gettone acquisì le peculiarità che lo resero immediatamente distinguibile: la TETI, altra aziendaa telefonica operante nel Mezzogiorno, realizzò la prima versione del gettone cone le tre scalanature, ed a partire dal 1959 i gettoni furono creati con un modello che ha subito poche modifiche fino al 1980, anno in cui la produzione nazionale fu arrestata, anche se i gettoni furono utilizzati almeno per altri 15-20 anni.
Hai il vecchio gettone telefonico 7606? Incredibile, ecco il valore
Tutti i gettoni realizzati dal 1959 presentano 4 numeri, che indicano la data di produzione, rispettivamente l’anno ed il mese. Un gettone 7606 è stato realizzato quindi nel 1976 nel mese di giugno.
La versione coniata dalla IPM vale dai 2 ai 10 euro a seconda delle condizioni, mentre quelli che presentano la sigla UT valgono dai 4 agli 8 euro. Pochi euro per le versioni sviluppate dalle società CMM ed ESM.