La Postepay è una carta di credito? Ecco la verità

Il un mondo sempre più influenzato dai pagamenti elettronici, anche le denominazioni classiche tendono ad apparire non esattamente calzanti quando non addirittura vetuste: sopratutto nel nostro paese si è soliti indicare qualsiasi forma di pagamento elettronico dotato di tessera come “bancomat” o “carta di credito”, essendoci delle similitudini tra le varie categorie.
Il Bancomat in realtà denomina sia il circuito di pagamento e prelievo di contante che la tecnologia che sviluppa questa particolare categoria di moneta elettronica.
Carta Postepay
Quella che probabilmente è la carta “prepagata” più diffusa e conosciuta del nostro paese continua ad essere la Postepay: con questo nome un tempo si definiva una singola tipologia di carta ricaricabile, ossia completamente senza conto corrente ed utilzzabile da qualsiasi tipo di cittadino italiano oltre i 18 anni. La prima versione debuttò presso gli uffici postali nel 2003 e dato il successo, dovuto anche alla semplicità di utilizzo e all’assenza di vere e proprie commissioni/canoni, se si escludono quelle in fase di prelievo e ricarica.
Proprio il fattore ricarica è stato uno degli elementi che hanno contribuito al successo di questi prodotti, essendo possibile “ricaricare” i contanti attraverso gli uffici postali oppure ricevitorie abilitate, e da qualche anno anche attraverso altri utilizzatori, sfruttando l’app ufficiale per smartphone e tablet.
E’ una carta di credito? Ecco la verità
No, anche se sfrutta alcuni tra i più conosciuti circuiti di pagamento come Visa e Mastercard, la Postepay rientra tra le carte di debito, ossia per l’appunto quelle notoriamente slegate dai conti correnti e che non permettono per l’appunto di pagare successivamente rispetto al momento dell’acquisto di un bene o un servizio.
Spessore e dimensioni di una carta di credito devono seguire uno standard preciso di 85,60 × 53,98 mm e uno spessore di 0,76 mm.
Devono essere obbligatoriamente collegate ad un conto corrente e l’ente emittente richiede una serie di condizioni in fatto di limiti e condizioni di spesa.