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Se trovi questi francobolli sei ricco: ecco quali cercare

francobollo 1961

La filatelia è praticamente nata con la creazione dei primi francobolli: con questo termine si fa riferimento ad una definizione che trova origine nel greco, ossia filos (amante) e atelia, termine oramai desueto che indica una tassa. La filatelia è esattamente questo, ossia lo studio e la collezione di francobolli che fin dalla loro ideazione così come li conosciamo oggi, e tutt’ora viene considerata un’attività tipica legata al collezionismo.

Se trovi questi francobolli sei ricco: ecco quali cercare

A lungo collezionare francobolli è stato considerato un passatempo noioso anche se con internet gli appassionati hanno trovato nuovi sbocchi, anche se i più rari in assoluto restano “sempre gli stessi”. Ecco quelli più ambiti e pregiati, ma non i “pezzi unici” che sono introvabili, che in teoria possono essere ancora “scoperti”.

Francobollo stato pontificio 1852

Si tratta della prima emissione filatelica dello Stato Pontificio, si tratta perciò di un pezzo non rarissimo ma che diventa prezioso se si è in possesso di un intero “foglio” da 11 pezzi. Singolarmente vale circa 100-150 euro, l’intera serie supera i 10.000 euro.

francobollo pontificio

Francobolli Regno delle due Sicilie

A pochi anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, il Regno delle due Sicilie realizzò queste ultime emissioni, databili 1858, riconoscibili per il colore rosa. Un esemplare di questo tipo, il più raro, soprannominato Trinacria può valere fino a 1400 euro se integro ed in ottime condizioni.

francobolli-regno-delle-due-sicilie

Alcuni anni dopo il governo garibaldino decise di “riciclare” questo tipo di francobolli per l’affrancatura, modificando solo la lettera visibile in basso, con una T al posto della G. Questo esemplare è ancora più raro, dato che ebbe vita breve. Per questo un Trinacria di questo tipo può valere fino a 15.000 euro.

francobollo Governo-Garibaldino

Il Gronchi rosa

Proabilmente il più famoso francobollo italiano in assoluto: si tratta di un esemplare che prende il nome dall’allora presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi che nel 1961 si recò in Sud America per un viaggio diplomatico. La rarità di questo esemplare è dovuto ad un’incorretta rappresentazione del Perù che presenta i confini non aggiornati rispetto alla guerra con l’Ecuador del 1941-42. Il valore di un esemplare può raggiungere e superare i 30.000 euro.