Chi possiede queste 100 Lire diventa ricco: ecco quali

Pochi oggetti possiedono un fascino così intrinseco e totalizzante come le monete, da sempre uno dei simboli del potere d’acquisto economico assieme alle banconote, nonchè uno degli oggetti di uso più comune in assoluto, che fin da molto giovani impariamo a “rispettare” ed utilizzare.
Le monete rappresentano anche in maniera piuttosto evidente il retaggio culturale e storico del passato e del presente, e alcune monete come le 100 lire risultano essere emissioni di grande fascino ancora oggi.
Vecchio conio
La 100 lire rappresenta una sorta di unicità nella storia numismatica italiana del 20° secolo: a differenza di numerosi altri tagli monetari, la 100 lire in formato metallico è formalmente “rinata” nel secondo dopoguerra: fino alla prima metà del Novecento infatti le emissioni da 100 lire avevano un potere d’acquisto estremamente alto, si trattava infatti di monete pregiate, realizzate in oro, mentre con la pesante perdita di valore subita a metà del secolo la repubblica italiana ha deciso di riproporre le emissioni da 50 e 100 sotto una forma più “umile” e popolare.
Chi possiede queste 100 Lire diventa ricco: ecco quali
La 100 lire più conosciuta è la Minerva, così soprannominata per la raffigurazione presente su uno dei lati della moneta, ossia la dea romana della saggezza e della guerra (la corrispettiva latina di Atena per i greci).
Sono monete ancora oggi facili da trovare, ma è estremamente complesso riscontrare condizioni di conservazione eccellenti: la 100 lire è stata una moneta molto utilizzata essendo una delle più comuni ma qualsiasi esemplare se in ottime-eccellenti condizioni, se coniato dal 1955 al 1961 può far effettivamente fruttare dai 30 ai 400-500 euro se in Fior di Conio.
L’esemplare più raro e prezioso risulta essere la quasi introvabile versione del 1954, riconoscibile oltre che per l’anno di coniatura, anche per la scritta in piccolo Prova visibile sul lato destro della dea romana. Non essendo monete sviluppate per la circolazione sono molto ambite, al punto che una di queste può valere fino a 3000 euro.