Fino a 50 mila euro di multa se fai questo errore al Bancomat: ecco quale

I pagamenti elettronici sono sempre più diffusi ed “incentivati” anche da gran parte delle istituzioni e governi, compreso quello italiano, al posto delle transazioni monetarie in contanti, tradizionalmente le più utilizzate in assoluto. Il denaro liquido, come viene anche chiamato, è al centro di un’opera di limitazione anche dal punto di vista concettuale nel nostro paese, tradizionalmente più restio a cambiamenti importanti.
Questo trend non è iniziato da pochi anni ma fa parte di un processo che ha avuto inizio con la prima vera diffusione delle carte di credito e bancomat ed è proseguita in maniera insistente a partire dagli anni 2000, con la diffusione delle prepagate e di internet, e ciò ha portato lo sviluppo conseguente di diverse tipologie di multa in caso di utilizzo incorretto.
Fino a 50 mila euro di multa se fai questo errore al Bancomat: ecco quale
Da circa un decennio il limite di spesa effettuabile con il contante si è progressivamente ridotto, e con esso il numero delle filiali bancare presenti sul territorio, anche a causa delle carte prepagate, carte conto e bancomat, per una semplice questione economica. I governi recenti hanno adottato politiche di “incentivo” verso la moneta elettronica, come il recente Bonus Bancomat ancora attivo, di contro è stato ufficializzato anche l’obbligo di POS per gli esercenti a partire dal 1° gennaio 2022, anche per le piccole spese, con delle speciali agevolazioni per abbattere parzialmente i costi relativi alle piccole spese.
Il limite attuale dei pagamenti e trasferimenti di denaro è di 999,99 euro per quanto riguarda il contante, per i privati, mentre è maggiore per quanto riguarda i professionisti (dai 3mila fino ai 15mila euro), ed in quest’ottica risulta importante anche il “tetto” mensile di spesa e prelievo che non deve essere superiore ai 10.000 euro. Oltre questa cifra infatti l’Agenzia delle entrate potrebbe controllare il conto con il benestare della banca, ed eventualmente procedere con delle multe.
A partire dal 2023 saranno attive le sanzioni per gli esercenti che non si sono muniti di POS, sanzioni che sono previste anche per chi effettua pagamenti in contante che “sforano” il limite sopracitato, che prevedono multe fino a 50 mila euro per ogni transazione con il contante tra i 2000 ed i 250.000 euro.