Canone RAI, novità assurda per tutti: ecco quanto pagherai

La tassa televisiva, chiamata in modo generico ed improprio Canone Rai ha subito nel corso dei decenni più di qualche modifica che in alcuni casi non ha contribuito alla “popolarità”, in senso positivo, di questa imposta particolare, che fatica ancora ad essere “accettata” dall popolazione italiana che da sempre mostra un certo ostracismo.
Le motivazioni sono legate alla natura stessa dell’imposta (che è tale, e non un canone), sia perchè non viene calcolata in base all’utenza ma semplicemente considerando presenza di un apparecchio in grado di visualizzare segnali audiovisivi in maniera generica, sia in relazione all’importo.
Canone RAI, novità assurda per tutti: ecco quanto pagherai
Il canone Rai infatti costa 90 euro all’anno, una cifra che dal 2016 viene pagata in “automatico” con la bolletta dell’energia elettrica, in 10 rate da 9 euro l’una, e la scelta di associarla alla fornitura della luce è stata la diretta conseguenza di un profondo ammanco nelle casse dello stato: trattandosi di un’imposta vera e propria, la scelta decisa dal governo ha di fatto reso la tassa ancora meno gradita da parte della popolazione.
Nel corso degli anni diversi rumors hanno paventato l’ipotesi di un ritorno al consueto bollettino del Canone Rai, oppure una completa eliminazione, anche se l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes ha fatto presente che l’importo richiesto alla cittadinanza risulta esere tra quelli più bassi d’Europa (in Francia risulta essere quasi doppio), e che risulta comunque tassato quasi del 20 % dallo Stato.
Quasi sicuramente a partire dal 2023 il Canone subirà una nuova modifica, per allinearsi alle normative europee che non prevedono l’associazione in bolletta della tassa televisiva, ma probabilmente si ritornerà al bollettino postale, con la possibilità di pagare attraverso altri sistemi telematici, con un potenziamento in fatto di controlli e sanzioni eventuali in caso di mancato pagamento. Non si hanno ancora comunicazioni ufficiali da parte dell’esecutivo in merito, ma viste le parole dell’ad della Rai non è assolutamente escluso un aumento, seppur sensibile, dell’importo annuo.