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“Non si vede più la Rai!”: pazzesco, ecco cosa sta succedendo

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I cambiamenti tecnologi sempre più frequenti negli ultimi decenni hanno “influenzato” anche uno strumento da molti anni divenuto per molti assolutamente indispensabile nelle case, ossia la televisione, che con la diffusione capillare di internet, ha subito una vera e propria evoluzione.

Le novità per gli apparecchi televisivi tuttavia non si sono fermati all’aggiunta sempre più costante di internet, che ha cambiato il volto di questi strumenti: a partire dai primi anni 2000 in tutta in Europa e nella stragrande maggioranza del resto del mondo il segnale televisivo tradizionale analogico è stato gradualmente sostituito da quello digitale, e anche nel nostro paese pressochè tutta l’utenza ha dovuto aggiornare i propri dispositivi. Il cosiddetto switch off, ossia lo spegnimento dei vecchi canali analogici per fare spazio a quelli digitali, è stato portato a termine circa un decennio fa.

“Non si vede più la Rai!”: pazzesco, ecco cosa sta succedendo

Tuttavia il digitale continua ad “evolversi”, e ciò è diventato palese nel corso del 2020 quando il segnale del digitale terrestre “classico”, è passato altrettanto gradualmente al DVB-T. Ciò ha portato nuovamente all’adeguamento tecnologico da parte degli utilizzatori, che hanno dovuto sostituire la propria tv oppure munirsi di un decoder. Questo perchè la banda dei 700 MHz, utilizzata dal DVB-T dovrà essere liberata entro il 2022 per l’attivazione dei servizi di telefonia mobile 5G.

Il secondo switch off è ancora in atto e si sta sviluppando tutt’ora presso le regioni italiane.

In queste settimane molti utenti stanno palesando delle difficoltà di utilizzo dei canali Rai, sopratutto in diverse regioni del nord Italia: ciò è dovuto all’opera di refarming, sosostanzialmente il passaggio dal “vecchio” digitale terrestre e quello “nuovo”. Questa “sovrapposizione” tra i medesimi canali su diverse bande può creare queste difficoltà tecniche che presumibilmente continueranno per alcune settimane.

Sostanzialmente gli utenti già muniti di TV e decoder compatibili con il DVT-B2 non dovranno fare altro che pazientare, magari aggiornando con regolarità la lista dei canali.

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