Numerose novità hanno già coinvolto il sistema pensionistico italiano, duramente “provato” da politche poco apprezzate da parte degli ultimi governi, e che alla fine di ogni anno solare deve fare i conti con la legge di bilancio stilata dal governo di turno, in sostanza un “piano economico” ordinato dall’esecutivo su dove destinare le risorse economiche l’anno successivo.
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Il sistema pensionistico infatti viene influenzato in maniera più o meno importante da vari fattori, alcuni anche non dipendenti dalle decisioni del governo, come reso evidente dalla pandemia che ha “costretto” l’esecutivo a sviluppare numerose agevolazioni per non “punire” diverse categorie di cittadini.
Modifiche, agevolazioni e bonus
Se alcuni di questi bonus sono stati confermati e “accorpati”, come ad esempio quello relativo ai figli, sia minorenni che maggiorenni, mentre la situazione è complicata per quanto riguarda specifiche categorie di pensioni: un esempio è dato da un contesto spesso “spinoso”, come quello relativo alla pensione di reversibilità, ossia la quota parte della pensione complessiva che spetta ad uno dei due coniugi al sopraggiungere della morte dell’altro.
Pensione, scatta la revoca: pazzesco, ecco per chi!
Per parecchi anni infatti questa quota non è stata prevista legalmente dall’INPS, che a lungo non ha riconosciuto questa forma di pensione al coniuge separato, anche se già privo del diritto agli alimenti.
Dal mese corrente infatti le richieste di pensione di reversibilità saranno nuovamente passate al vaglio e molte precedenti, un tempo escluse, potranno avere l’approvazione, anche è possibile una revoca se questa forma di liquidità è stata già precedentemente calcolata ed erogata presso un’altra forma di parentela, che possono essere considerati quindi non compatibili. In questo specifico caso, se i parenti (come i figli, ma anche fratelli e sorelle) saranno considerati come “non idonei” alla pensione di reversibilità del defunto, la quota viene revocata e ricalcolata a favore dell’ex coniuge.