L’arrivo die Coronavirus ha influenzato le normali dinamiche di vita di praticamente ogni sorta di cittadino, ma è innegabile che alcune categorie professionali hanno subito maggiormente le “chiusure” emanate dal governo Conte II per ridurre drasticamente il numero di contagi, rispetto ad altri.
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Ad esempio quasiasi tipologia di settore lavorativo collegato al turismo è stato pesantemente condizionato dal lockdown della prima metà di 2020, che sono state rese solo meno stringenti nei mesi successivi per diventare sempre più permissive fino al giorno d’oggi, grazie anche alla copertura vaccinale, anche se ufficialmente il nostro paese si trova ancora nello status di emergenza. I Bonus a fondo perduto, parte del decreto rilancio emanato dall’esecutivo rappresentano una forma di aiuto economico per specifiche categorie professionali.
Bonus a fondo perduto: incredibile ecco quanti soldi e per chi
Con le aperture, e con il ritorno alla vita normale (o quasi), queste misure sono state drasticamente ridotte ma non completamente: a poche settimane dall’emanazione dell’ultima legge di bilancio infatti a partire dal 20 gennaio 2022 i titolari di birrifici artigianali, settore considerato in grande espansione nel nostro paese. Questa misura a fondo perduto, denominata anche non ufficialmente bonus birra, viene calcolata calcolando 0,23 euro per ciascun litro di birra del quantitativo complessivamente preso in carico, nel registro della birra condizionata oppure nel registro annuale di magazzino nell’anno 2020. E’ possibile fare richiesta inviando la propria documentazione direttamente tramite posta certificata all’indirizzo email [email protected], fino al 18 febbraio 2022.
Sempre Bonus a fondo perduto, ma ideato specificamente per gli imprenditori del Mezzogiorno, il bonus Resto al Sud, una serie di finanziamenti erogati metà tramite fondo perduto, e metà tramite finanziamento bancario per tutte le imprese detenute nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), oltre alle isole marine e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.
Il Bonus è rivolto agli imprenditori tra i 18 ed i 55 anni che non abbiano già avviato un’impresa in precedenza dei seguenti campi (è escluso il settore agricolo).
- turismo
- commercio
- attività libero professionali
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
La formula “copre” fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per singolo richiedente ma che in società con altre persone può arrivare fino a 200.000 euro.