Allerta bollo auto: “Ecco come rubano i vostri soldi!”

Spesso chiamato impropriamente bollo auto, l’ex tassa di circolazione da diversi anni ha assunto il nome di tassa automobilistica (anche se viene calcolata anche per i motoveicoli) una forma di imposta erogata dalle regioni italiane che si occupano anche della riscossione.
E’ una tassa di possesso, che tiene conto di diversi fattori come l’età del veicolo, il grado di inquinamento del motore e la sua potenza, oltre che dal coefficiente deciso dalla regione di appartenenza del proprietario del veicolo stesso.
Imposta non gradita
Rappresenta una delle tasse maggiormente indigeste agli automobilisti, sia per la poca chiarezza in fatto di calcolo (alcune regioni e categorie di automobilisti infatti pagano cifre differenti da altri) ma anche dal punto di vista “concettuale” in molti ritengono ingiusto pagare un’imposta calcolata sul semplice possesso del veicolo, anche se non lo si utilizza. Per chi ha veicoli ibridi o elettrici sono previste svariate esenzioni, idem per quanto riguarda auto che hanno almeno 30 anni d’età.
La procedura di calcolo e pagamento è stata molto semplificata negli ultimi anni, con la comparsa di diversi portali (come quello dell’ACI) che permettono di venire a conoscenza in maniera molto precisa l’importo da pagare.
Allerta bollo auto: “Ecco come rubano i vostri soldi!”
E’ possibile pagare il bollo auto preso gli uffici postali, attraverso l’app dei servizi pubblici IO, Satispay, PagoPa, gli sportelli ATM abilitati ma anche le presso le comuni tabaccherie/ricevitorie Sisal abilitate. Anche quasi tutte le app bancarie permettono di pagarlo via telematica.
Nel corso del 2021 alcuni automobilisti si sono visti recapitare il mancato pagamento del bollo nonostante l’avvenuto pagamento dell’imposta tramite ricevitorie: alcune di essere infatti hanno deciso di intascare la somma invece di emettere il pagamento.
E’ possibile controllare l’avvenuto pagamento tramite la ricevuta che viene emessa dal sistema telematico della ricevitoria ma anche attraverso il sito dell’ACI, oppure attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, in entrambi i casi sotto la voce Servizi.