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Trova Galileo sulle Duemila Lire: ecco quanto possono valere!

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Le valute monetarie sono sviluppate in modo da essere immediatamente riconoscibili ed utilizzabili, ecco perchè anche nel caso dell’euro ogni banconota presenta delle differenze in termini di colorazione e dimensioni, oltre che di raffigurazioni.

Trattandosi di una valuta condivisa da numerose nazioni del continente, le banconote dell’euro presentano una serie di disegni comuni, che presentano i vari stili architettonici, dal classico (presente sulle banconote da 5 euro) fino al contemporaneo (sulle 500 euro). Prima dell’avvento dell’euro il nostro paese ha scelto di apporre sulle propre emissioni cartacee una lunga serie di personalità importanti, non solo per l’Italia ma per tutto il resto del mondo, come Galileo Galilei, che ha trovato posto sulla prima versione della Duemila Lire.

Figura scientifica

Galileo Galiei, una delle menti più brillanti del tempo, è considerato il padre della scienza moderna: fisico, matematico, accademico è stato l’ideatore del metodo sperimentale, il presecutore del metodo scientifico. Figura fondamentale anche nell’ambito dell’osservazione delle stelle, anche se ai tempi fu osteggiato dalla Chiesa di Roma, accusato di eresia e di contraddire le sacre scritture. Questo lo portò ad una parziale abiura che non bastò ad evitare una prigionia. Nel corso dei secoli successivi la sua figura è stata riabilitata in modo sempre più graduale, fino alle “scuse” ufficiali da parte della Chiesa cattolica, nel 20° secolo.

Trova Galileo sulle Duemila Lire: ecco quanto possono valere!

Questa emissione, la prima in assoluto da 2000 euro (fu sostituita dalla Marconi nelle ultime decadi del secolo) 1973 fino al 1983, presenta le dimensioni 134 mm x 65 mm.

Spicca il volto di Galileo, ripreso da un ritratto di Justus Sustermans, in quello che è considerabile il suo ritratto più famoso, opera oggi custodita presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. La duemila lire Galileo è stata realizzata in 6 specifiche “serie”, 3 di queste considerate sostitutive, sviluppate per sostituire i pezzi difettosi delle serie ordinarie, e spesso risultano le più ambite perchè più rare.

Le banconote che presentano come iniziali nel seriale le lettere AA e terminano con la lettera A sono le primissime realizzate ed hanno un valore variabile che parte da 5 euro fino a 160, a seconda delle condizioni, discorso più interessanti per le sostitutive che possono arrivare a valere cifre più che interessanti: se la banconota che inizia per XA termina con un’altra A il valore massimo supera i 300 euro, se l’ultima lettera è invece B e C, se in condizioni Fior di Stampa il valore supera i 600 euro. Le altre sostitutive, che terminano con differenti lettere hanno un valore che non supera i 30-40 euro.