Case ad 1 euro per l’estate: ecco dove cercare

L’idea di “regalare” ad un prezzo simbolico una casa seppur da ristrutturare fa inevitabilmente gola a molti, e da qualche anno non è solo più una sorta di fantasia ma il coronamento di un’iniziativa che sta avendo sempre successo in un numero sempre maggiore di comuni italiani.
Il fenomeno della deurbanizzazione, che dagli anni 80 ha fortemente causato lo spopolamento dei piccoli comuni/borghi italiani ha portato numerosi di questi ad opere di riqualificazione. Molti alloggi privati, ceduti all’amminstrazione comunale del luogo infatti non sempre vengono smantellati ma a partire dal 2010 sono per l’appunto offerti a qualsiasi forma di cittadino per acquisirne la proprietà.
Come funziona
Il primo comune che ha ideato questa iniziativa è stato quello di Salemi, in provincia di Siracusa, Sicilia: l’amministazione guidata da Vittorio Sgarbi all’epoca è stata la prima in Italia ha offrire al prezzo simbolico di 1 euro diversi alloggi che necessitavano di ristrutturazione, per essere poi abitati e/o eventualmente venduti in tempi successivi.
Gran parte delle amministrazioni attraverso un bando mette a disposizione un determinato numero di immobili che possono essere acquisiti stipulando una specifica polizza fideiussoria, e sostenere le spese notarili.
Case ad 1 euro per l’estate: ecco dove cercare
Recentemente anche una città conosciuta come Taranto ha aderito all’iniziativa, ed ha “venduto” circa una decina di immobili.
Anche nuovi comuni come quello di Albugnano, in Piemonte, precisamente in provincia di Asti, popolato da poco meno di 500 abitanti. Si tratta di un luogo caratteristico che ha messo recentemente a disposizione, attraverso un bando presente sul sito del proprio comune, diversi alloggi, alcuni già presi in considerazione per farne dei bed & breakfast.
Decisamente interessante anche la proposta del comune di Nulvi, paese di circa 3000 abitanti in provincia di Sassari, località storica di grande rilevanza dell’isola. Diverse di queste abitazioni, alcune già “prese”, possono effettivamente essere utilizzate come “seconde case” per il periodo estivo.