Intesa San Paolo: cos’è il disconoscimento? Ecco la risposta

Il gruppo Intesa San Paolo, nato dalla fusione tra San Paolo IMI e Banca Intesa all’inizio del 21° secolo è uno dei più influenti e conosciuti in Italia grazie anche ad una continua opera di rinnovamento tecnologico, nonostante i non pochi problemi avuti nel recente passato.
Intesa San Paolo: cos’è il disconoscimento? Ecco la risposta
Essendo estremamente conosciuto e popolare anche Banca Intesa San Paolo ha dovuto fronteggiare i tipici problemi di ogni banca attiva nel mondo digitale, ossia le truffe ed i raggiri che possono verificarsi con la medesima frequenza sia online, attraverso un sistema di raggiri che utilizza sopratutto messaggi fasulli, assolutamente non dipendenti dalla banca (di cui abbiamo recentemente parlato) sia legati alle varie tipologie di furto di dati che possibile subire nel “mondo reale” attraverso il furto della nostra tessera ma anche la cosiddetta clonazione, ossia il furto delle credenziali associati alla carta, che permettono ai malintenzionati di usufruire del nostro conto, svuotandolo se non opportunamente bloccato.
Il disconoscimento messo a disposizione da Intesa San Paolo è sostanzialmente una richiesta da parte dell’utente verso la banca di segnalare qualsiasi forma di “movimento” di denaro causato ad esempio da clonazione, furto, errato o doppio addebito, smarrimento, mancata erogazione del contante allo sportello automatico e simili.
Fino a non molti anni fa questa operazione era effettuabile solo attraverso un modulo riscontrabile in filiale, ma sopratutto con l’arrivo del Covid, anche Intesa San Paolo ha messo a disposizione questo modulo online, presente a questo indirizzo.
In buona sostanza è una sorta di richiesta di riconoscimento delle operazioni fraudolente in quanto tali, il che prevede, se la Banca lo ritiene opportuno, il rimborso. Ciò non è affatto certo perchè è l’istituto di credito può fare leva sulla responsabilità dell’utente, sopratutto quando si tratta di frodi online.
Ecco perchè Banca Intesa San Paolo incentiva all’uso della propria app che notifica ogni sorta di prelievo, pagamento e transazione di denaro, potendo quindi immediatamente riconoscere un furto di dati e bloccare la carta.