“Il contante scomparirà”: cosa sta succedendo? Attenzione

I recenti governi italiani hanno seguito una linea sempre più costante atta a ridurre progressivamente il numero di monete ma sopratutto banconote, allineandosi ad una tendenza condivisa dalla maggior parte delle nazioni europee.
Le motivazioni sono varie, e tutte legate ad un fattore pratico: il contante infatti è fondamentalmente già considerato obsoleto per quanto riguarda le transazioni di somme cospicue, ed è il veicolo ideale per le transazioni illecite, oltre a favorire il lavoro nero, e quindi anche l’evasione fiscale.
“Il contante scomparirà”: cosa sta succedendo? Attenzione
La volontà è quella di adattare il contesto economico al concetto di cashless, ossia un’idea sempre più condivisa di una completa sostituzione del denaro “fisico” con quello elettronico, già molto diffuso e diversificato (basti pensare alle diverse tipologie di bonifici, carte conto, carte di debito, bancomat ma anche i libretti postali e bancari.
Per questo motivo il limite di spesa e trasferimento di denaro legato al contante è stato progressivamente ridotto fino a 1000 euro (anche se una richiesta della destra italiana, attraverso il decreto Milleproroghe lo temporaneamente riportato a 2000 euro, almeno per tutto il 2022) mentre il denaro elettronico viene sempre più incentivato in quanto completamente tracciabile e quindi più sicuro.
Tuttavia è ancora presto per dichiarare “morto” il contante: trattandosi di una tipologia di denaro ancora molto diffusa e considerata pratica e “tangibile”, la Banca Centrale Europea, così come la gran parte degli stati occidentali (mentre la situazione è diversa in altri paesi, come la Cina, dove il denaro elettronico è già piuttosto comune anche per le piccole spese), attuare al 100 % una politica senza contanti richiederà tanto tempo.
La BCE ha infatti comunicato l’intenzione di ridurre il numero di banconote ma in un contesto parecchio lungo: nel 2024 saranno ad esempio sviluppate le nuove banconote dell’euro, segno che la maggior parte della popolazione ha ancora “bisogno” del contante.