Case a 1 euro per passare le vacanze: ecco come trovarle

L’iniziativa case a 1 euro ha avuto un successo pressochè immediato a causa di diversi fattori che ne hanno favorito la diffusione di questa che è sostanzialmente un’opera di riqualificazione di edifici abbandonati. L’idea di offrire abitazioni diroccate ad un prezzo simbolico, comunque attraverso un sistema di bandi organizzati dai singoli comuni, è opera del borgo di Salemi, in Sicilia, un luogo famoso per le vacanze.
Durante l’amministrazione Sgarbi, nel 2010, il comune ha infatti messo a disposizione della popolazione italiana svariati alloggi un tempo appartenuti a privati. Salemi infatti, come un gran numero di piccoli comuni e borghi vari, da anni soffre di uno spopolamento continuo, fenooomeno che è causato da vari fattori, uno su tutti “l’esodo” dei giovani verso le grandi città o addirittura all’estero.
Cos’è?
L’idea ha fornito ispirazione per altre iniziative analoghe che a partire dallo scorso decennio hanno iniziato a svilupparsi su tutta la penisola, anche se è sopratutto la Sicilia dove ha preso maggiormente piede. Solitamente i comuni organizzano il tutto attraverso il già sopracitato bando che prevede alcune specifiche condizioni.
- Organizzare la ristrutturazione e rivalutazione della stessa entro un periodo deciso dal comune.
- Tenere conto delle spese burocratiche e notarili.
- I lavori dovranno iniziare entro una determinata data.
- Obbligatorietà polizza fideiussoria di una cifra tra di solito i €1.000,00 e €5.000,00. La polizza scade a fine dei lavori completati, in genere 3 anni.
Case a 1 euro per passare le vacanze: ecco come trovarle
Sono molti i comuni che continuano ad aderire all’iniziativa, dopo gli opportun lavori, può sviluppare una casa per le vacanze.
Un esempio è costituito da Sassari, una delle principali cittadine in Sardegna che da anni combatte con lo spopolamento. Il comune ha deciso di partecipare all’iniziativa, e così hanno fatto anche alcuni comuni limitrofi come Romana, a metà tra Sassari ed Alghero.
Interessante anche la proposta del piccolo comune alpino di Oyace, a pochi chilometri da Aosta, capolouogo della Valle D’Aosta: centinaia di abitazioni sono state messe a disposizione, per un luogo estremamente suggestivo.
Per contattare i comuni e chiedere la disponibilità è sufficiente utilizzare i siti ufficiali delle amministrazioni comunali.